Nest ha ritirato dal mercato Protect, il suo sistema di allarme che rileva fumo e monossido di carbonio.
Google ha acquisito a gennaio per 3,2 miliardi di dollari l’azienda produttrice degli elettrodomestici intelligenti Nest Learning Thermostat, un termostato semplice da utilizzare, in grado di imparare le abitudini degli utenti, con capacità connettive e che ottimizza i consumi di energia, e – appunto – Protect: in pochi mesi, dunque, la Grande G si trova una gamma di prodotti dimezzata.
Il CEO di Nest Tony Fadell ha raccomandato agli utenti di disabilitare una delle sue funzioni, quella chiamata Nest Wave e che permetteva di spegnere l’allarme con un gesto della mano, che sembrava poter essere attivata accidentalmente dagli utenti, ritardando gli allarmi anti-fumo.
Il problema sembra essere stato rilevato direttamente dal team di Nest, che ha così provveduto ad avvertire gli utenti e a rimuovere momentaneamente il dispositivo dagli scaffali, almeno fino a quando non si risolverà il problema individuato nella funzione incriminata (una procedura che dovrebbe risolversi in un paio di mesi).
Non si tratta, peraltro, dell’unica gatta da pelare per Fadell: nei giorni scorsi i termostati Nest, appena arrivati sul mercato britannico, sono stati denunciati da un cliente, accusati di non assolvere alle funzioni che promettono ed in particolare di surriscaldarsi e non riuscire a rilevare correttamente la temperatura della stanza.
Claudio Tamburrino