Lo scontro a fuoco sembrava ormai inevitabile, in seguito al pacchetto natalizio recapitato dalla Federal Communications Commission (FCC) statunitense ai vari carrier della Rete. Un insieme di regole a tutela della cosiddetta neutralità, che verranno ora contestate in tribunale dal primo operatore a premere il grilletto contro la commissione guidata da Julius Genachowski.
Verizon ha infatti annunciato l’intenzione di trascinare in aula i rappresentanti di FCC, rei innanzitutto di aver esagerato, di aver addirittura abusato del proprio potere. La Commissione non avrebbe mai avuto l’autorità legale per diramare una serie di disposizioni che impongano ai vari operatori di gestire in determinati modi il proprio traffico. I legali di Verizon punteranno all’annullamento delle regole introdotte da FCC.
“Siamo profondamente preoccupati – ha spiegato il vicepresidente di Verizon Michael Glover – soprattutto per la presa di posizione di FCC che vuole imporre una nuova regolamentazione ai vari network a banda larga oltre che alla stessa Internet. Crediamo che questa presa di posizione vada ben al di là di qualsiasi autorità garantita dal Congresso a FCC, causando incertezza nell’industria delle comunicazioni, tra gli innovatori, gli investitori e i consumatori”.
La squadra legale di Verizon ha dunque scelto la US Court of Appeals for the District of Columbia come sede del prossimo scontro sulla neutralità. Un luogo scelto non a caso, dato che i suoi giudici si erano già espressi a favore di Comcast in un precedente scontro con la stessa FCC. Helgi Walker, che aveva con successo guidato l’accusa, sarà ora il nuovo rappresentante legale del provider a stelle e strisce.
Ma quale sarà la strategia legale di Verizon? Stando al parere degli osservatori più informati, il provider non cercherà di attaccare frontalmente le regole sulla neutralità imposte da FCC. L’obiettivo sarà mostrare ai giudici come FCC finisca col modificare i termini delle attuali licenze relative allo spettro wireless . Si cercherà inoltre di congelare l’implementazione del pacchetto di regole, previsto due mesi dopo la loro registrazione.
“La decisione di Verizon dimostra come persino le regole più morbide e annacquate stiano strette ai vari giganti della telefonia – ha spiegato un rappresentante di Free Press – Ironicamente, Verizon non è soddisfatta di regole nate per andarle incontro. È ora chiaro che l’unico obiettivo è di raggiungere un accordo per la totale deregolamentazione, lasciando una FCC senza potere in nome della sfrenata ricerca del profitto”.
Mauro Vecchio