È tempo di trimestrale anche per Netflix, che dopo un periodo sottotono ha saputo rialzarsi nel Q3 2019, grazie anche al debutto in streaming di produzioni come Stranger Things 3, vista da oltre 64 milioni di utenti. Ora la piattaforma può contare su 158 milioni di abbonati distribuiti in tutto il mondo, in crescita rispetto ai 148 milioni di sei mesi fa.
Netflix: 158 milioni di abbonati nel mondo
Negli ultimi tre mesi se ne sono aggiunti 6,8 milioni a livello globale generando profitti per 5,2 miliardi di dollari. Per fare un confronto, nello stesso periodo del 2018 la crescita si è attestata a 6 milioni di nuovi account premium e 4 miliardi di dollari di guadagni. Più nello specifico, i nuovi iscritti negli Stati Uniti sono stati 517.000 (contro gli 802.000 previsti), mentre negli altri paesi 6,26 milioni (contro i 6,05 milioni previsti). La pubblicazione dei risultati ha immediatamente provocato un’impennata per il valore del titolo sul mercato azionario.
La prova del nove è rimandata al prossimo trimestre, quando si potrà apprezzare come il debutto di nuove piattaforme concorrenti sarà in grado di influenzare il business di Netflix. Il riferimento è a Disney+ e Apple TV+, entrambe al debutto entro qualche settimane. Il CEO Reed Hastings è a conoscenza delle sfide da affrontare e sembra intenzionato a puntare tutto sulle produzioni originali come caratteristica distintiva per battere i competitor.
Nonostante i nuovi concorrenti abbiano alcuni ottimi titoli nel loro catalogo, nessuno può contare sulla varietà, sulla diversità e sulla qualità di nuovi programmi originali che stiamo producendo in tutto il mondo.
Di recente il Fisco italiano ha bussato alla porta di Netflix con l’intento di verificare eventuali irregolarità nella dichiarazione dei redditi generati nel nostro paese.