Dopo i primi test non propriamente entusiasmanti condotti all’inizio di quest’anno, Netflix ci riprova. È stata annunciata la nuova formula “Aggiungi una casa (“Add a home”) che consente di accedere allo streaming da più location, ovviamente a fronte di una spesa extra. L’obiettivo della società è trovare un modo per far pagare la condivisione degli account, evitando la fuga di coloro che fino a oggi lo hanno fatto senza costi aggiuntivi.
Negli ultimi 15 anni, abbiamo lavorato sodo per costruire un servizio di streaming semplice da utilizzare, anche per le persone che viaggiano o vivono insieme. È grandioso che i nostri membri amino i film e gli show di Netflix a tal punto da volerli far vedere ad altri. L’odierna condivisione estesa degli account tra le famiglie mina la nostra abilità di investire sul lungo termine e di migliorare il servizio.
“Aggiungi una casa” all’abbonamento condiviso di Netflix
Anche in questo caso, si passerà da una fase di test, in modo da raccogliere feedback e segnalazioni. I paesi coinvolti saranno Argentina, Repubblica Dominicana, El Salvador, Guatemala e Honduras, con l’avvio previsto per il mese di agosto. Il funzionamento è presto spiegato: gli intestatari dell’account saranno in grado di aggiungere una casa da cui connettersi oltre a quella che ne rappresenta la residenza principale.
- Una casa per account: ogni account Netflix, indipendentemente dal piano scelto, includerà una casa da cui connettere i propri dispositivi;
- Case aggiuntive: per collegarsi da abitazioni aggiuntive sarà necessario pagare 2,99 dollari al mese.
Gli iscritti al piano Base avranno la possibilità di aggiungerne una, quelli con la sottoscrizione Standard un massimo di due e gli abbonati Premium fino a tre.
Non sarà invece richiesta alcuna spesa extra per i viaggi, con l’intero catalogo di Netflix che rimarrà accessibile da smartphone, tablet o laptop.
La piattaforma effettuerà i controlli valutando parametri come l’indirizzo IP, il codice identificativo dei dispositivi e l’attività generata dall’account. La connessione da abitazioni differenti rispetto a quella principale sarà tollerata per un periodo massimo di due settimane, dopodiché la riproduzione risulterà bloccata chiedendo di mettere mano al portafogli.
Tutta da valutare l’accoglienza di questa nuova formula. In molti potrebbero preferire passare all’abbonamento con pubblicità (leggi le nostre previsioni) in arrivo nei primi mesi del 2023, realizzato in collaborazione con Microsoft. Ricordiamo infine che, proprio nei giorni scorsi, sono circolate alcune indiscrezioni che vorrebbero il gruppo di Redmond intenzionato ad annunciare la clamorosa acquisizione di Netflix.