Netflix e abbonamento condiviso: test fallimentari (update)

Netflix e abbonamento condiviso: test fallimentari (update)

Netflix ha avviato i test per gli abbonamenti condivisi tra persone che non fanno parte dello stesso nucleo domestico, ma i risultati sono disastrosi.
Netflix e abbonamento condiviso: test fallimentari (update)
Netflix ha avviato i test per gli abbonamenti condivisi tra persone che non fanno parte dello stesso nucleo domestico, ma i risultati sono disastrosi.

Netflix aveva comunicato a marzo l’avvio dei test per la condivisione dell’abbonamento in tre paesi. Pagando un extra rispetto al costo base è possibile fornire i dati di accesso a persone che non si trovano nella stessa abitazione. A giudicare dalle segnalazioni che arrivano dal Perù, l’esperimento si è rivelato un completo fallimento.

Condivisione abbonamento: fiasco totale

Per la prima volta dal lancio ufficiale, Netflix ha perso abbonati. L’azienda guidata da Reed Hastings deve fronteggiare la crescita dei concorrenti, in particolare Disney+, cercando nuove fonti di guadagno (ad esempio, il gaming o il live streaming). Allo stesso tempo deve risolvere il “problema” della condivisione dell’abbonamento. Una soluzione (già prevista) è l’introduzione di un piano più economico con inserzioni pubblicitarie.

Un’altra viene attualmente testata in Cile, Costa Rica e Perù. Gli utenti che vogliono condividere l’abbonamento con persone che non fanno parte del nucleo domestico devono pagare un extra di 2.380 CLP, 2,99 USD e 7,9 PEN per ogni sotto-account, rispettivamente. Il termine “nucleo domestico” è riferito a persone che si trovano nella stessa abitazione, quindi è diverso da “nucleo familiare” (parenti che possono non essere nella stessa abitazione).

A distanza di oltre due mesi dall’avvio del test in Perù, molti utenti non hanno ricevuto nessuna comunicazione da Netflix sulle nuove regole e l’aumento dell’abbonamento in caso di condivisione. Altri invece hanno ignorato la comunicazione e continuano a condividere l’abbonamento, senza interruzione del servizio.

Sulla poca chiarezza dei termini d’uso potrebbe intervenire l’agenzia che difende i diritti dei consumatori. Netflix usa varie informazioni per rilevare se l’accesso viene effettuato da persone che fanno parte dello stesso nucleo domestico. Una di esse è l’indirizzo IP. Qualcuno potrebbe trovare il modo di aggirare i controlli (forse tramite una VPN).

Netflix ha rilasciato il seguente comunicato ufficiale sull’argomento:

Mentre abbiamo iniziato a lavorare sulla condivisione a pagamento oltre 18 mesi fa, da cinque anni siamo stati chiari sul fatto che “Un account Netflix è per le persone che vivono insieme in un’unica casa”. I milioni di membri che condividono attivamente un account in questi Paesi sono stati avvisati via e-mail, ma data l’importanza di questo cambiamento, stiamo aumentando più lentamente le notifiche all’interno del prodotto. Siamo soddisfatti della risposta fino ad oggi.

Fonte: Rest of World
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Pubblicato il
1 giu 2022
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