La scorsa settimana, Disney+ ha ufficializzato l’arrivo di un abbonamento più economico sostenuto dalla pubblicità, con l’obiettivo dichiarato di ampliare ulteriormente il proprio bacino d’utenza, raggiungendo e fidelizzando nuovi clienti E se Netflix facesse altrettanto?
Abbonamento più economico per Netflix: mai dire mai
L’ipotesi non è del tutto da scartare, anche se al momento non sono previsti annunci. Potrebbe trattarsi di una strada percorribile per la piattaforma, attuale leader nel proprio segmento di mercato relativo allo streaming, ma alle prese con una concorrenza andata moltiplicandosi nel corso degli ultimi anni e che ora si fa sentire sul serio.
Così facendo, la società attuerebbe una nuova strategia per lasciarsi alle spalle un momento di impasse. Queste le parole di Spencer Neumann, Chief Financial Officer del gruppo, raccolte in occasione della conferenza Technology, Media & Telecom organizzata da Morgan Stanley.
Mai dire mai. Non è però al momento una cosa che rientra nei nostri piani. Non seguiamo alcuna religione contro l’advertising. Credo che il nostro sia un ottimo modello, un business basato sugli abbonamenti che si sviluppa molto bene a livello globale. È difficile ignorare che altri lo stiano facendo, ma al momento non ha senso per noi.
Il CFO ha inoltre condiviso alcuni dettagli in merito alle iniziative di Netflix legate al gaming. Ricordiamo che la piattaforma già offre una dozzina di giochi mobile, alcuni dei quali ispirati alle proprie produzioni (a partire da Stranger Things), e che ha messo a segno una serie di acquisizioni in questo ambito. L’ultima in ordine cronologico è quella che l’ha portata ad allungare le mani sullo sviluppatore finlandese Next Games.
Si tratta di qualcosa che spero possa diventare una parte importante del nostro business entro un decennio. Non lo sarà comunque almeno per i prossimi dodici mesi.
Tornando a Disney+ e al suo abbonamento più economico, al momento non è stato reso noto il prezzo. Nel comunicato stampa si fa riferimento solo al debutto entro il 2022 negli Stati Uniti e dal 2023 a livello internazionale.