Sono due le certezze al proposito. Una è che l’abbonamento economico a Netflix sostenuto dalla pubblicità arriverà. L’altra che la piattaforma di streaming ha scelto Microsoft come partner per mettere in campo l’iniziativa. Su tutti gli altri dettagli regnano ipotesi non confermate e voci di corridoio.
Le previsioni sull’abbonamento con pubblicità di Netflix
La società ha deciso di percorrere questa strada per invertire una rotta altrimenti destinata a farsi preoccupante, dopo che nel Q1 2022 è stato registrato il primo storico calo nel numero di iscritti (-200.000 circa rispetto al Q4 2021). È probabile possa seguire l’esempio di alcuni concorrenti che hanno già scelto di fare altrettanto, incluso Disney+. Proviamo a formulare qualche previsione in merito.
Lancio
Sulla finestra temporale per il debutto della nuova sottoscrizione più economica non ci sono conferme ufficiali. Stando a quanto trapelato in primavera, il lancio potrebbe avvenire già quest’anno, al più tardi entro la fine del 2022. La tempistica dovrebbe coincidere con quella del già citato competitor D+: arrivare in ritardo significherebbe rischiare di perdere altri account. Non è da escludere nemmeno un rollout progressivo a livello geografico, interessando prima solo alcuni territori (immaginiamo gli Stati Uniti) e poi gli altri in un secondo momento, dopo aver raccolto feedback, pareri e segnalazioni.
Aggiornamento (20/07/2022): l’esordio è previsto per i primi mesi del 2023.
Prezzo
La nuova formula di sottoscrizione a Netflix sarà più economica, ma non gratis. L’intenzione non è quella di mettersi al pari di YouTube, ma di continuare a operare nell’ambito delle piattaforme premium. Attualmente il piano più accessibile è quello Base, proposto nel vecchio continente al prezzo mensile di 7,99 euro. Possiamo immaginare una soglia intorno a 3,99/4,99 euro al mese per quello supportato dalla pubblicità.
Limitazioni
Già oggi, con l’abbonamento Base non si può andare oltre la risoluzione 480p. Immaginiamo sarà lo stesso per quello nuovo sostenuto dall’advertising. Fatichiamo a immaginare quale altra limitazione possa essere introdotta, se non quella relativa all’impossibilità di saltare le inserzioni trasmesse tra un contenuto e l’altro oppure durante la visione.
Contenuti
Anche a questo proposito non ci sono conferme, ma non è da escludere la possibilità che Netflix possa riservare in esclusiva temporale alcuni contenuti ai sottoscrittori delle formule a pagamento, soprattutto le produzioni originali. Ad esempio, la seconda stagione di Squid Game o lo spin-off di Strange Things, potenzialmente disponibili al day one solo per chi mette mano al portafogli e più tardi per tutti.
Giochi
Scegliendo l’opzione più economica si potrebbe essere esclusi dalla possibilità di scaricare e installare i giochi mobile messi a disposizione da Netflix senza alcuna pubblicità né acquisto in-app. Anche in questo caso, però, si tratta di un’ipotesi.
Conclusioni
Ne sapremo di più non appena diramato un comunicato ufficiale. L’attesa non dovrebbe essere lunga: considerando il debutto previsto entro fine anno, potrebbe arrivare già entro l’estate o, al più tardi, con l’inizio dell’autunno.