Netflix ha deciso lo scorso maggio di bloccare la condivisione degli account in Italia e nel resto del mondo. La notizia ha scatenato la rabbia e la delusione dei suoi abbonati, che si sono sfogati online. La protesta è sembrata quasi universale.
A distanza di qualche mese, a che punto è la situazione? La società di ricerca MoffettNathanson ha commissionato a Publishers Clearing House un sondaggio negli Stati Uniti per scoprirlo. La ricerca ha coinvolto quasi 19.000 americani.
Netflix la spunterà?
Il sondaggio ha portato alla luce un dato sorprendente. Solo il 77% degli utenti di Netflix usa il proprio account, mentre l’8% ammette di usare l’account di un amico o di un familiare e il 14% accede ai contenuti della piattaforma di streaming tramite un abbonamento di terze parti.
Quasi un quarto degli utenti americani di Netflix intervistati viola la regola del servizio che proibisce la condivisione dell’account con persone che non abitano nella stessa casa. Inoltre, il sondaggio rivela che il 23% dei “furbetti” ha ricevuto un avviso da Netflix. In questi casi, però, il 72% ha rinunciato all’account prestato.
Il sondaggio mostra anche che il 32% delle persone bloccate da Netflix ha poi deciso di abbonarsi o lo farà in futuro. Questo dato è molto rilevante per Netflix. Infatti, il rapporto MoffettNathanson afferma: “Netflix potrebbe guadagnare molto se riuscisse a convincere il 25% degli utenti che condividono l’account a sottoscrivere un abbonamento al suo servizio con la pubblicità. Questo significherebbe 6,8 milioni di nuovi clienti e 567 milioni di dollari di ricavi annuali in più“.
La fine della condivisione degli account, quindi, potrebbe essere una mossa vantaggiosa per il gigante dello streaming, anche se molti dei suoi abbonati non si adeguano. E sembra che sia proprio questo il caso, a giudicare dai primi dati.
Lo scorso agosto, gli analisti di Antenna hanno fornito le statistiche relative agli Stati Uniti. Gli esperti hanno rilevato un calo del volume di abbonati nel mese di aprile. Poi, dopo lo stop della condivisione della password, questo livello è aumentato del 27,8% a maggio, del 128,9% a giugno e del 25,7% a luglio.
In pratica, ciò equivale a 3,5 milioni di clienti in più a giugno e 2,6 milioni a luglio. Questo porta il totale da maggio a 7,5 milioni. Tuttavia, bisognerà attendere i prossimi risultati trimestrali per avere un’idea più chiara del successo di questa strategia.