Netflix ha annunciato le nuove regole sulla condivisione dell’account in quattro paesi. Per consentire la visione ad altre persone che non fanno parte del nucleo domestico sarà necessario aggiungere un “sotto account” a quello principale. Secondo alcuni deputati portoghesi, il monitoraggio degli abbonati rappresenta una violazione della privacy.
Controllo tramite IP: violazione della privacy?
Le nuove regole, valide in Canada, Nuova Zelanda, Portogallo e Spagna, obbligano l’utente ad impostare una posizione principale che permette a Netflix di stabilire se l’accesso al servizio viene effettuato da persone che risiedono nella stessa abitazione. Chi accede da un’altra posizione verrà bloccato, a meno che non sia stato aggiunto un membro extra a pagamento (3,99 euro in Portogallo e 5,99 euro in Spagna per quanto riguarda i due paesi europei).
Tre deputati socialisti (Paulo Araújo Correia, Hugo Oliveira e Hugo Carvalho) hanno presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere se la misura introdotta rispetti il GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati), ovvero la privacy degli abbonati, in quanto Netflix rileva la posizione attraverso l’indirizzo IP e monitora le attività di ogni account.
Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la risposta del Ministro delle Infrastrutture, al quale il Presidente dell’Assemblea ha inoltrato l’interrogazione. Netflix ha dichiarato che l’informazione usata per verificare gli account è la stessa già usata per fornire il servizio. La posizione geografica viene infatti ricavata dall’indirizzo IP dei dispositivi e mostrata nella sezione “Gestisci accessi e dispositivi” dell’account, insieme al tipo di dispositivo e alla ora dell’ultima visione.