Netflix adocchierebbe dei talenti che lavorano presso altre aziende di settore, sarebbe solito corteggiarli fino a convincerli a rescindere i contratti in atto e reclutarli fra le proprie fila: è questa la denuncia di 21st Century Fox, pronta a far valere le proprie ragioni presso la giustizia statunitense.
A dare notizia dell’ iniziativa legale che getta luce sulle pratiche del colosso dello streaming è The Hollywood Reporter : il gruppo Fox agisce contro quella che viene definita una “sfacciata campagna per individuare, reclutare e sottrarre valenti dirigenti Fox inducendoli illegalmente a rompere i contratti in atto per lavorare a Netflix”.
L’ avanzata di Netflix si nutrirebbe dunque anche delle stesse risorse che alimentano l’industria dell’intrattenimento tradizionale . Nei dettagli, Fox illustra le pratiche di assunzione di Netflix facendo riferimento al reclutamento di Tara Flynn, impegnata nella gestione e nello sviluppo della programmazione dei contenuti, e del dirigente marketing Marcos Waltenberg: Netflix sarebbe venuta a conoscenza dei termini dei loro contatti e li avrebbe assunti inducendoli e incentivandoli a scioglierli con strategie che violano la legge.
Fox, per questo motivo, chiede che venga emessa un’ingiunzione nei confronti di Netflix, in modo che l’azienda non persista nel proprio comportamento nell’ambito delle assunzioni, e chiede che vengano risarciti i danni inferti, definiti “irreparabili”.
Netflix, dal canto suo, ha difeso le proprie politiche di assunzione: “Non crediamo che i contratti a tempo determinato siano applicabili nel modo in cui vorrebbe Fox. Crediamo nella mobilità del lavoro e combatteremo per il diritto di assumere del valenti colleghi indipendentemente da dove lavorano”.
Gaia Bottà