Netflix, fee al rialzo per finanziare contenuti originali

Netflix, fee al rialzo per finanziare contenuti originali

Per gli investitori il servizio vale di più e i costi per produrre serie TV di qualità sono aumentati. Dopo due anni verranno a breve effettuate delle rimodulazioni che vanno da 1 a 2 dollari per gli abbonamenti non basic - UPDATE
Per gli investitori il servizio vale di più e i costi per produrre serie TV di qualità sono aumentati. Dopo due anni verranno a breve effettuate delle rimodulazioni che vanno da 1 a 2 dollari per gli abbonamenti non basic - UPDATE

Per gli utenti Netlix è giunto il momento di sborsare qualche dollaro in più per poter usufruire del servizio. La piattaforma di video on demand applicherà aumenti al listino a partire dal 19 ottobre per i sottoscrittori di abbonamenti Standard e Premium. I nuovi prezzi in vigore saranno 10,99 dollari contro i 9,99 attuali per il primo e 13,99 contro gli 11,99 attuali per il secondo (su base mensile). Rimarrà invariato il prezzo, almeno per il momento della versione Basic dell’abbonamento, che prevede un costo mensile di 7,99 dollari. Era dal 2015 che non venivano affrontati ritocchi al listino USA.

Netflix

Ricordando che la differenza tra le tre versioni di abbonamento sta nel numero di dispositivi abilitati a “sintonizzarsi”, che possono variare da 1 a 4 a seconda del piano scelto, e nella qualità dell’immagine (da HD ad ultra HD), Netflix specifica che l’ aumento riguarderà soltanto il mercato statunitense .

“Di tanto in tanto, i piani tariffari di Netflix vengono aggiornati, dal momento in cui vengono aggiunte nuove Serie TV e film, introdotte nuove caratteristiche e migliorata l’intera esperienza di fruizione di Netflix per aiutare i membri a trovare qualcosa di grande da guardare anche più velocemente”- ha commentato l’azienda. Ed effettivamente non è la prima volta che le sue tariffe vengono rimodulate. Ad aprile 2016, in occasione della presentazione dei nuovi piani, si era vociferato di aumenti specifici per alcuni mercati di fatto poi non applicati. Per rintracciare i reali aumenti occorre andare al 2011, quando il ritocco fece allontanare ben 800mila sottoscrittori, e poi al 2014 quando la reazione fu molto più contenuta. In Regno Unito la sottoscrizione Basic è passata da 5,99 sterline a 7,99, sommandosi agli aumenti previsti in USA.

Il 2017 sembra invece dover essere l’anno del riscatto economico, anche sotto la spinta di alcuni investitori. “Molti di essi sono convinti che il prezzo di Netflix sia ben al di sotto del suo reale valore per i consumatori e vogliono incrementare la monetizzazione” – afferma Rob Sanderson analista di MKM Partners. I maggiori concorrenti americani costano effettivamente di più: un mese con HBO costa 14,99 dollari e Hulu si attesta sugli 11,99 dollari.

Il motivo degli adeguamenti sono a detta degli osservatori dovuti anche ai costi maggiori sostenuti per la produzione di show e serie TV originali e in esclusiva , con cui la piattaforma intende far fronte all’agguerrita concorrenza (lo scorso anno la spesa in tal senso sarebbe stata di 6 miliardi di dollari ). La crescita di Netflix nell’ ultimo anno è stata sottotono. Seppur l’utile netto abbia visto crescite anche superiori al 50 per cento, infatti, l’incremento del numero di sottoscrittori tarda ad aumentare. Unico modo per “vincere” è riuscire a stuzzicare il pubblico con contenuti di valore che richiedono ovviamente maggiori sforzi economici.

In questa battaglia si innestano svariati problemi, primo tra tutti la pirateria , verso la quale Netflix ha dichiarato guerra alleandosi con altri grandi dell’intrattenimento audiovisivo. Ma tra gli altri c’è l’annosa questione del geoblocking . Imporre limitazioni tecnologiche sulla fruizione di determinati contenuti a determinate condizioni economiche non piace all’antitrust UE, pur rappresentando un’arma a favore dell’azienda per poter applicare listini specifici per regione. Forse l’adeguamento tariffario che sta portando avanti (al netto di adeguamenti per cambio valuta) vuole proprio andare in questa direzione. Piano Basic a 7,99 per tutti a prescindere dalla valuta potrebbe effettivamente dissuadere i “furbetti” delle VPN ; seppur si tratti di una strategia valida solo per alcune regioni geografiche. In Asia ad esempio Netflix appare già molto caro rispetto a concorrenti che propongono abbonamenti anche a meno di 2 dollari al mese . Il corretto pricing in questo caso potrebbe aprire le porte a nuove opportunità di business, seppur esponendo a possibili rischi.

UPDATE : L’aumento dei prezzi annunciato da Netflix nei giorni scorsi coinvolge anche l’utenza italiana . Gli abbonamenti Standard e Premium passano ora rispettivamente a 10,99 e 13,99 euro.

Mirko Zago

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Pubblicato il
9 ott 2017
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