Netflix ha raggiunto un accordo con l’ISP Time Warner Cable per garantire la qualità del suo servizio di streaming. L’accordo è il quarto che Netflix firma con un ISP : aveva già stretto l’alleanza con Comcast, AT&T e Verizon (con cui però aveva avuto da ridire a proposito del rispetto delle condizioni pattuite per il servizio).
In tutti questi casi Netflix ha sancito “una connessione più diretta” basata sul collegamento dei server Netflix presso datacenter di terze parti, al fine di “offrire una migliore esperienza d’uso ai consumatori”. In pratica, Netflix ha raggiunto con i quattro maggiori ISP statunitensi un accordo di peering a pagamento : i suoi bit in transito sulla Rete godranno di un trattamento “di favore” sui network in questione.
Nonostante queste alleanze, peraltro, Netflix partecipa con altri colossi della net economy tra cui Google, Amazon e Facebook ad un’ associazione che supporta strenuamente la net neutrality opponendosi fermamente alla “segregazione” di Internet in linee superveloci e linee lente, una separazione che porterebbe alla distorsione del mercato con danni all’innovazione, alla concorrenza e in definitiva agli interessi degli utenti della Rete.
Tramite tale associazione si è così unita al dibattito è ancora aperto aperto negli Stati Uniti davanti alla Federal Communications Commission (FCC), che vuole mettere mano alla materia per predisporre una nuova normativa.
Claudio Tamburrino