Le pratiche di geoblocking adottate da Netflix si fanno sempre più intransigenti e prendono ora di mira gli utenti dei cosiddetti “tunnel broker” IPv6. Un modo all’apparenza del tutto legittimo di accedere a Internet che Netflix riconosce – e censura – alla stregua di un proxy o una VPN anti-restrizioni.
Il caso si è aperto con le proteste degli utenti del tunnel broker di Hurricane Electric (HE), servizio gratuito presentato come un’opzione di accesso a Internet da un client IPv6 tramite un tunnel IPv4 per sviluppatori e utenti interessati a sperimentare con la connettività e che necessitano di una piattaforma di accesso stabile.
Un utente di Reddit ha sperimentato il blocco del tunnel IPv6 di HE sulla propria pelle, contattando Netflix e ricevendo in risposta la conferma del blocco: il tunnel viene visto dal servizio come un tentativo di bypassare il geoblocking e accedere ai contenuti disponibili esclusivamente su territorio USA da nazioni estere.
Il problema è che il succitato utente era americano, e a quanto pare non è l’unico a essere influenzato dalle nuove misure anti-tunnel: Netflix tratta le connessioni indirette come veri e propri tentativi di evadere le restrizioni all’accesso per i vari mercati locali, un meccanismo che evidentemente non è esente dai falsi positivi ma che con tutta probabilità continuerà a essere attivo anche in futuro.
Alfonso Maruccia