Con la terza stagione di Stranger Things appena resa disponibile (omaggiata anche da Microsoft), quella de La Casa di Carta ormai alle porte e l’ultima di Orange is the New Black in arrivo a breve, questo luglio sembra essere il mese perfetto per le sessioni di binge watching su Netflix. Chi proprio non può farne a meno anche quando si trova in ufficio può da oggi contare su un’estensione per Chrome, Netflix Hangouts. Attenzione: nuoce gravemente alla produttività.
Netflix Hangouts, l’estensione per Chrome
In download dalla piattaforma Chrome Web Store di Google, non fa altro che aprire all’interno del browser una schermata che simula una videoconferenza di lavoro. Lo schermo viene diviso in quattro parti. Le prime tre sono occupate da streaming fittizi mentre l’ultima, quella in basso a destra, dal film o dall’episodio della serie TV che si vuol guardare. Per ovvi motivi è sconsigliato il suo utilizzo senza auricolari. Per rendere il tutto verosimile agli occhi (e alle orecchie) di boss e colleghi si consiglia di intervenire di tanto in tanto, con qualche riferimento random alla propria attività.
Dopo averla installata abbiamo dato un’occhiata alle autorizzazioni richieste, tra le impostazioni di Chrome. Ce n’è solo una, necessaria per portare lo streaming della piattaforma (proveniente da netflix.com) in un riquadro dell’interfaccia.
Il funzionamento è piuttosto semplice: si apre Netflix, si esegui il login al proprio account e si avvia la visione in streaming del contenuto desiderato. Dopodiché è sufficiente un click sul pulsante relativo all’estensione per ridisegnare il layout della scheda dando vita all’interfaccia riportata nello screenshot qui sopra.
L’ennesima trovata di MSCHF
A svilupparla MSCHF Internet Studios. Ai più il nome non dirà nulla, me si tratta del team che nei mesi scorsi ha condiviso il font Times Newer Roman e collaborato con l’artista Guo O Dong per la realizzazione di The Persistence of Chaos.
L’opera, di fatto un vecchio laptop contenente sei tra i malware più virulenti mai esistiti, è stata venduta all’asta per 1,345 milioni di dollari.