Netflix fa all-in sull'IA, attori in rivolta

Netflix fa all-in sull'IA, nonostante le proteste

Nonostante le proteste di sceneggiatori e attori, Netflix tira dritto e conferma la propria volontà di puntare sempre più sul fronte IA.
Netflix fa all-in sull'IA, nonostante le proteste
Nonostante le proteste di sceneggiatori e attori, Netflix tira dritto e conferma la propria volontà di puntare sempre più sul fronte IA.

Non che stupisca, considerando il trend del periodo, ma anche Netflix è pronta a puntare sull’IA per la generazione dei contenuti da riversare sulla piattaforma di streaming. A testimoniarlo è la pubblicazione di un annuncio di lavoro per la ricerca di un Product Manager da dedicare alla propria Machine Learning Platform. Il compenso previsto varia da 300.000 a 900.000 dollari.

Il ruolo può essere svolto nel nostro ufficio di Los Gatos oppure da remoto nella West Coast … Stiamo creando un nuovo ruolo di Product Management per far leva sulla nostra piattaforma di machine learning.

IA al servizio dello streaming: Netflix assume

Tra le altre cose, i candidati devono essere in possesso delle competenze necessarie a definire una visione strategica per i progetti di questo ambito, ad analizzare i feedback ricevuti dall’utenza e a seguire l’intero ciclo vitale dei prodotti (ovvero i contenuti).

Intanto, non si fermano le proteste degli addetti ai lavori, in particolare quelle degli sceneggiatori che vedono il loro ruolo messo in discussione dall’IA generativa di strumenti come ChatGPT e degli attori che rischiano di essere rimpiazzati da qualcosa molto simile a quanto fino a oggi noto come deepfake. Tra questi, Rob Delaney (Deadpool, Mission Impossible) ha condiviso con il sito The Intercept un punto di vista piuttosto comune tra i rappresentanti della categoria.

L’IA non è cattiva, ma i lavoratori come me hanno bisogno di controllare i mezzi di produzione. La mia voce melodiosa? Le mie spalle larghe e le natiche ondeggianti da ballerina? Decido io come usarli! Non un gruppo di investitori in una sala conference della Sun Valley.

Insomma, quanto raccontato nell’episodio Joan è terribile della stagione 6 di Black Mirror appena pubblicata dalla piattaforma, con l’intelligenza artificiale impiegata per creare episodi di una serie TV riproducendo i connotati di un’attrice senza il suo consenso, rischia di diventare realtà.

Fonte: Netflix
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
27 lug 2023
Link copiato negli appunti