Nemmeno il tempo di prendere confidenza con il nuovo anno ed ecco giungere un ennesimo aumento dei prezzi per gli abbonamenti Netflix. Fortunatamente, i rincari non riguardano l’Italia, almeno per il momento, ma esclusivamente gli Stati Uniti e il Canada. Non è comunque da escludere possa avvenire lo stesso anche da noi.
Abbonamento a Netflix più caro per contenuti di qualità
La motivazione fornita dalla società è la stessa di sempre: poter contare sulle risorse necessarie per realizzare contenuti di qualità, da proporre in esclusiva ai clienti. Un esempio è la serie sudcoreana Squid Game, al debutto in autunno e ben presto diventata il miglior lancio di sempre per la piattaforma, capace di tenere incollati agli schermi decine di milioni di spettatori fin dai primi giorni di disponibilità.
Il rincaro annunciato oltreoceano porterà il piano Standard, quello che permette di effettuare lo streaming da due dispositivi in contemporanea, a 15,49 dollari mensili. Al momento è 13,99 dollari (12,99 euro in Italia). Riportiamo di seguito in forma tradotta la dichiarazione attribuita a un portavoce del gruppo.
Sappiamo che ora le persone hanno più scelta per quanto riguarda l’intrattenimento e siamo impegnati per fornire un’esperienza ancora migliore ai nostri membri. Stiamo aggiornando i nostri prezzi così da poter continuare a offrire una grande varietà di opzioni di qualità. Come sempre, mettiamo a disposizione una serie di opzioni, così da consentir loro di scegliere il prezzo che meglio si adatta al budget.
Si tratta del primo ritocco verso l’alto per il mercato d’oltreoceano dall’ottobre 2020, mentre in Italia l’ultimo risale ai mesi scorsi, con il passaggio da 15,99 euro a 17,99 euro mensili per il piano Premium, quello che consente la visione simultanea su quattro dispositivi diversi con supporto al 4K. Non è dato a sapere se e quando avverrà il prossimo.
Tra le iniziative messe in campo da Netflix per consolidare e mantenere la leadership nel settore nonostante la concorrenza agguerrita (Prime Video, Disney+ ecc.) ci sono anche quelle legati all’ambito gaming, con la pubblicazione dei primi giochi e l’acquisizione di una software house.