Netflix ha saputo cogliere appieno le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale, rendendo popolare il servizio di video on demand (SVoD) a livello globale. Il successo di Netflix ha ispirato l’ingresso nel mercato di altri player, come Prime Video, Disney+ e Paramount+. Tuttavia, un recente studio condotto da Deloitte rivela che lo streaming si trova ad affrontare nuove sfide, non tanto legate agli aumenti dei prezzi o alla fine della condivisione degli account, quanto piuttosto a un divario generazionale.
Gli zoomers e le loro preferenze di consumo video
Lo studio di Deloitte, basato su un sondaggio condotto su 3.517 persone nell’ottobre scorso, ha evidenziato come gli zoomers, nati tra il 1997 e il 2000, preferiscano i contenuti video sui social network e lo streaming (47%) rispetto ai film (24%) e alle serie TV (11%). Questa tendenza si differenzia da quella dei millennials, nati tra i primi anni ’80 e la fine degli anni ’90, che mostrano una preferenza del 33% per i contenuti video su social network e stream, mentre il 18% predilige i film e il 27% le serie.
Gli analisti di Deloitte sottolineano come gli zoomers siano cresciuti in un mondo dominato dagli schermi, e questa tendenza è destinata a persistere nel tempo. I giganti dello SVoD si trovano quindi di fronte alla sfida di adattarsi a questa generazione, che segue principalmente influencer, creatori di contenuti, YouTuber e celebrità di Twitch.
La pubblicità sui social network e il futuro dei modelli di business
Nonostante l’introduzione di piani di abbonamento con pubblicità da parte di Netflix e Prime Video, che stanno riscuotendo un notevole successo, lo studio rivela che gli zoomers sono tre volte più influenzati dagli annunci pubblicitari sui social network rispetto a quelle presenti sulle piattaforme SVoD. Questo dato suggerisce la necessità di ripensare i modelli di business per raggiungere in modo efficace questa generazione più giovane.
L’industria dello streaming si trova ad affrontare una nuova sfida per conquistare l’attenzione degli zoomers, che sembrano preferire altre modalità di consumo video. Alcune piattaforme, come Netflix, stanno già offrendo programmi popolari tra i giovani spettatori, come serie o adattamenti coreani, tra cui spicca il successo di One Piece.
La sfida per attrarre la generazione Z e Alfa
È evidente che l’industria dello streaming dovrà reinventarsi per soddisfare le esigenze non solo degli zoomer, ma anche della prossima generazione, la generazione Alpha, nata tra il 2010 e il 2022. Nei prossimi anni, sarà fondamentale trovare nuove strategie per attrarre e fidelizzare questi giovani spettatori, adattando l’offerta di contenuti e i modelli di business alle loro preferenze in continua evoluzione.