A quanto pare, Netflix può dirsi completamente soddisfatta dei risultati raggiunti sino ad ora nel cercare di contrastare la condivisione delle password tra gli utenti al di fuori del nucleo domestico per far fronte al calo di abbonati. A riferirlo è stato Ted Sarandos, il co-CEO della nota piattaforma di streaming video.
Netflix: soddisfazione per il contrasto alla condivisone delle password
Per chi non ne avesse memora, dopo un’iniziale fase di test, il blocco della condivisone delle password ha concretamente preso il via all’inizio dell’anno corrente, partendo da diversi Paesi dell’America Latina per poi estendersi gradualmente su scala globale, anche in Italia, ovviamente, dove il tutto è diventato attivo da maggio scorso.
Il processo d’implementazione graduale ha permesso a Netflix di valutare per bene la reazione dei clienti. “È stato positivo andarci piano. Ecco perché non l’abbiamo fatto in un colpo”, ha riferito Ted Sarandos.
Come risultato di questa strategia, Netflix ha affermato di aver registrato una forte crescita degli abbonati nei Paesi in cui aveva attivato il blocco della condivisione delle password. Nel corso del secondo trimestre del 2023, infatti, gli abbonati sono aumentati di circa 6 milioni, di cui oltre 1 milione solamente nei territori di Stati Uniti e in Canada.
Di pari passo sono cresciute pure le entrate e i nuovi abbonamenti hanno finalmente iniziato a superare le disdette. Durante il terzo trimestre del 2023, poi, il trend in crescita è proseguito: Netflix è riuscita a guadagnare ulteriori 8,8 milioni di nuovi abbonati e i ricavi sono aumentati di 64 milioni di dollari.