Netflix compie il primo passo verso l’annuncio dell’interruzione della possibilità di condividere un solo account tra più amici: semplicemente, ha detto che prima o poi lo farà. Chi sta condividendo l’account, però, per ora non ha nulla di cui preoccuparsi: Netflix non intende agire subito, né ancora sa come la cosa avrà luogo. Un semplice monito, per ora, per preparare l’utenza ad immaginare un modo diverso di accedere al servizio.
La notizia emerge a seguito della comunicazione trimestrale del gruppo, per voce della CFO Spencer Neumann, la quale usa bastone e carota al tempo stesso: il gruppo è pronto ad azioni di repressione di questa abitudine, ma al tempo stesso nessun piano è già stato definito.
Il messaggio è chiaro: chi sta condividendo il proprio account ha poco tempo ancora per parlare chiaro con i propri amici e consigliare loro di aprirsi un account in autonomia: la password sta per cambiare, il giochino sta per finire.
Netflix: stop alla condivisione degli account
La condivisione degli account è una pratica diffusa e nota, con la quale la stessa Netflix ha fatto buon viso a cattivo gioco: sebbene rappresenti una violazione dei termini d’uso del servizio, è anche un modo perfetto per estendere la platea degli utenti ed imporre il brand nell’immaginario collettivo in breve tempo. Ora però le condizioni di base stanno per cambiare e per Netflix è ormai giunto il momento di stringere il cerchio.
Anzitutto la curva di crescita del servizio di streaming è giunta ad una fase di maturazione, oltre la quale ogni quota ulteriore di crescita ha costi di raggiungimento superiori: alla soglia dei 160 milioni di utenti, i calcoli vanno fatti sulla base di nuovi presupposti. Inoltre sta per aumentare la concorrenza (Apple TV+ e Disney+ in primis), il che potrebbe depauperare la base utenti disponibile rendendo meno interessante anche la condivisione degli account, e si stanno stringendo accordi come quello con SkyQ che favoriscono proprio l’accesso individuale e non condiviso agli streaming. Infine occorre accelerare sulla monetizzazione, il che (nel contesto di una base utenti stabile o in crescita lenta) impone scelte differenti in termini di business. Il recente aumento dei prezzi era solo la prima fase di questa evoluzione.