Torniamo a parlare di hosting passando per uno degli argomenti importanti nella scelta dello spazio per il proprio sito web o applicativo cloud che può fare la differenza se si opera lato SEO, passando anche per quello che riguarda la sicurezza del proprio applicativo.
Lo facciamo parlando di IP statico, che viene fornito come dedicato da parte di alcuni servizi di hosting come Netsons. Tramite un articolo di info viene anche spiegato quali sono i miglioramenti possibili che si possono ottenere utilizzando un IP dedicato e non uno condiviso come potrebbe capitare con molti hosting se non ci sono richieste specifiche del cliente finale. Cerchiamo di capire quali sono queste differenze per una scelta più oculata e consapevole
IP dedicato per posizionamento e sicurezza
Il primo elemento che possiamo citare per dover scegliere un IP dedicato per il proprio sito o applicativo è quello del trust, ovvero della credibilità che va ad influire sul posizionamento, dunque parliamo anche di una motivazione di SEO.
Un IP dedicato fa in modo che la nostra piattaforma abbia sempre lo stesso indirizzo IP a cui deve rispondere poi per il proprio posizionamento. Non si può dire lo stesso per quello che riguarda l’IP condiviso, ovvero un indirizzo che può portare a piattaforma differenti, cosa che ci espone ad un rischio.
Se casualmente uno dei siti o piattaforme che condividono l’IP del nostro sito finiscono per avere comportamenti illeciti o segnalati per scam o simili, veniamo penalizzati automaticamente nel ranking, cosa che può influire in termini monetari anche in modo consistente sul nostro sito o piattaforma.
Con un IP dedicato invece andiamo a gestire in modo netto anche questo aspetto, e con il tempo si costruisce un trust più elevato che non potrà mai essere intaccato se non dal nostro lavoro di ottimizzazione e posizionamento.
Inoltre un eventuale danno dal posizionamento potrebbe essere esteso rapidamente a tutti i motori di ricerca. Una volta che un sito è stato contrassegnato come spam o potenzialmente dannoso finisce in apposite black list che sono pubbliche, e costantemente monitorate da tutti i motori di ricerca.
Per questo motivo se si ottiene traffico da più fonti, automaticamente è possibile vedere le proprie visite scendere in modo drastico da tutte le fonti e dunque avere un impatto diretto sul fatturato o revenue che arriva da quella piattaforma.
Danni insomma completamente indiretti creati da persone o piattaforme che non hanno nulla a che fare con la nostra, ma che potenzialmente possono stravolgere tutto quello che è stato creato con il lavoro nel tempo, soprattutto lato SEO, che non è un processo immediato, ma richiede di sicuro mesi di processi per arrivare a migliorare il flusso di traffico in entrata sul sito o piattaforma.
Potenzialità dell’email marketing
Allo stesso modo, passato dunque quello che riguarda SEO e sicurezza, anche per chi invia delle mail avere un IP dedicato può effettivamente fare la differenza sulla deliverability, ovvero la facoltà di far arrivare una specifica mail a destinazione.
Quando si ha una mailing list a cui si invia una specifica comunicazione per informativa o per motivi di vendita potenziale con meccaniche di mail marketing, è fondamentale che la mail inviata arrivi nella casella di posta dell’utente e che non finisca all’interno dello SPAM, perché tale evento comporta un tasso di apertura nettamente inferiore.
Per evitare questo evento occorre che la mail parta da un indirizzo IP a cui non sono associati problemi o segnalazioni nelle black list in modo da non incontrare nessuno dei filtri posti dai vari fornitori di servizi e giungere direttamente nella posta in arrivo, dove dovrebbero arrivare.
Anche in questo caso il posizionamento in spam delle mail riducendo interazioni, reach del messaggio e lettura dello stesso abbatte completamente le possibilità di conversione, siano esse di vendita o informativa.