Elon Musk sta lavorando a Neuralink, un dispositivo che permetterà di far interfacciare un chip con il cervello: il progetto sta per passare adesso al trial con gli umani, ma alcuni scienziati e ricercatori stanno sollevando dei dubbi. Parlando con il The Daily Beast, hanno proprio citato la parola “orrore” nel pensare ad un dispositivo che può collegare il cervello umano ai computer.
Tutto il territorio etico legato a Neuralink è ancora da esplorare: non è mai stato nemmeno ipotizzato uno scenario del genere, e per questo i problemi che potrebbero presentarsi sono innumerevoli. Molti di questi sono stati citati da questi ricercatori e scienziati, preoccupati anche del fatto che l’azienda di Musk nasca per fare profitto.
Neuralink potrà collegare il cervello umano ai computer
Dr. Karola Kreitmair, assistant professor di storia medica all’Università del Wisconsin, ha detto:
Non penso si sia ancora parlato abbastanza delle implicazioni su larga scala se questa tecnologia diventerà disponibile. Mi preoccupa anche questo strano matrimonio con una compagnia che è nata per fare profitto.
Il Dr. Syd Johnson invece, associate professor al Centro per la Bioetica e Umanità alla SUNY Upstate Medical University, ha detto al The Daily Beast:
Se l’obiettivo ultimo è prendere informazioni dal cervello per altri dispositivi, o usare questi dispositivi per altre cose, allora ci potrebbe essere un mercato molto, molto più grande. Ma poi tutti quei soggetti umani per la ricerca – persone con bisogni veri – verrebbero utilizzati e sfruttati per la ricerca di qualcuno che ne trarrebbe beneficio economico.
Altri scienziati hanno infine evidenziato la leggerezza della parola di Musk: spesso infatti, soprattutto per cavalcare il mercato, ha parlato di prodotti che poi sono diventati un nulla di fatto; d’altra parte, Tesla continua a produrre auto e ad avanzare la sua scalata, ma se pensiamo al Cybertruck effettivamente, non è impossibile che Neuralink sia ancora prematuro.