C’è chi ha sottolineato come possa tranquillamente trattarsi di un’iniziativa partorita dalle poco neutrali menti di operatori del calibro di AT&T e Verizon. È stata invece quella del senatore repubblicano Cliff Stearns, membro della House Subcommittee on Communications, Technology and the Internet degli Stati Uniti. Un disegno di legge – chiamato Internet Protection, Investment and Innovation Act – che mira esplicitamente a frenare ogni istinto di regolamentazione a favore della cosiddetta neutralità della Rete. In particolare, quelli di Julius Genachowski e della sua Federal Communications Commission (FCC).
Proprio recentemente, FCC aveva pubblicato online un documento ufficiale ad annunciare una terza via nella ricerca di un adeguato contesto legale per risolvere quello che è stato definito Comcast dilemma . La commissione a stelle e strisce vorrebbe in pratica riconoscere la sola componente di trasmissione dei servizi d’accesso al broadband come un più tradizionale servizio di telecomunicazione .
Questo per dotarsi di un potere più esteso di quello attuale – FCC non aveva competenza giurisdizionale ad intervenire nel caso Comcast , almeno secondo un panel di tre giudici – innanzitutto sulle dinamiche di prezzo, quindi sulle attività dei vari provider. Ma Genachowski aveva in seguito spiegato di non mirare a regolamentare servizi, applicazioni e contenuti di Internet.
“Non vedo alcun motivo per cui il web debba essere regolamentato – ha dichiarato Stearns sul suo sito ufficiale – e anche se ne esistesse uno, a decidere dovrebbe essere il Congresso e non FCC”. Il senatore ha quindi parlato di una manovra faziosa da parte di Genachowski, che vorrebbe dunque imporre i suoi principi relativi alla neutralità della Rete.
Al centro del disegno di legge c’è allora una serie di misure che FCC dovrebbe intraprendere obbligatoriamente prima di intervenire. In primis, una rigorosa analisi del mercato , praticamente a dimostrare che quest’ultimo rischi grosso senza neutrality, e che quindi abbia bisogno di un intervento diretto da parte di FCC. Successivamente, la commissione di Genachowski dovrebbe riferire in Congresso, in attesa di un sì più sudato di quanto immaginato.
Mauro Vecchio