C’è chi ha parlato di una scelta che potrebbe rappresentare una pietra miliare all’interno del dibattito culturale sulla necessità da parte dei grandi quotidiani di far pagare per i propri contenuti online. Stando ad alcune fonti interne alla sua newsroom , il New York Times dovrebbe annunciare entro la fine di questo mese l’avvio di un particolare modello pay da imporre ai lettori per la lettura di news online.
Si tratta ancora di speculazioni , data una certa ritrosia mostrata dal portavoce del quotidiano statunitense, Diane McNulty. Nessun dettaglio è trapelato, dal momento che il miglior approccio di business non sarebbe stato ancora stabilito in via definitiva. Ma tutto farebbe pensare all’introduzione di un modello definito metered , da attivarsi dopo un certo numero di pagine visitate e lette in maniera gratuita.
Una scelta, quella del NYT, che era stata già fiutata dagli utenti registrati al suo sito. Un particolare con un sondaggio giunto nelle loro caselle email si era chiesto loro se fossero stati intenzionati a pagare tra i 2,5 e i 5 dollari per accedere a nytimes.com . Pare dunque essere stato accantonato l’alternativo modello di tipo membership , contenente servizi e privilegi altrimenti non disponibili per gli utenti non paganti.
E non era stato soltanto il sondaggio a dipingere il futuro panorama a pagamento del quotidiano di New York. Nel 2005, Times Select aveva proposto una lettura pay di alcuni contenuti editoriali, successivamente abbandonata per esigenze di massimizzazione degli accessi alle pagine per motivi pubblicitari.
L’annuncio ufficiale da parte dei vertici del NYT non dovrebbe comunque farsi troppo attendere, almeno stando ad un articolo del New York Magazine . Pare infatti che questo dovrebbe verificarsi proprio il 27 gennaio, ovvero il tanto chiacchierato giorno in cui Apple potrebbe presentare al mondo il suo fantomatico nuovo tablet . E non si tratterebbe di una semplice coincidenza.
Arthur Ochs Sulzberger Jr, chairman del New York Times, avrebbe praticamente stretto accordi con Cupertino per una futura distribuzione dei suoi nuovi contenuti a pagamento attraverso il tanto atteso dispositivo della Mela. Intanto, una recente ricerca di Harris Interactive ha scoperto che il 77 per cento dei lettori statunitensi non pagherebbe alcunché per leggere le notizie fresche del web.
Mauro Vecchio