New York – Nelle scuole della Grande Mela il telefono cellulare non è gradito agli insegnanti. Ma a genitori e studenti sì, tanto che questi ultimi sono disposti all’estremo sacrificio di spegnere l’amato telefonino pur di non vederselo sequestrare.
La politica anti-cellulare applicata dal sindaco Bloomberg, ormai giunta a vietarne la detenzione all’interno degli istituti, ha incontrato la ferma opposizione di studenti e genitori apprensivi. Un dissenso inacidito da un recente provvedimento, con il quale le autorità cittadine hanno introdotto metal detector e controlli a campione in alcune delle 1.408 “high scool” della città.
“Sono abbastanza matura da riuscire a spegnere il mio telefonino in classe” ha spiegato una studentessa dell’istituto LaGuardia durante una consultazione pubblica, organizzata sull’insistenza di genitori e ragazzi e per trovare un punto d’incontro sull’argomento. “Ma il telefonino è utile alla sicurezza dei ragazzi – incalza la ragazza – perché soprattutto a New York molti genitori hanno bisogno di contattare i propri figli mentre vanno o tornano da scuola”.
I dispositivi installati nelle scuole hanno portato al sequestro di più di 3mila telefoni, ma anche di 36 armi, soprattutto coltelli e lame di rasoio. Anche nelle città di Detroit e Philadelphia il cellulare è stato bandito dalle scuole mentre a Los Angeles, Boston, Chicago ne è solo proibito l’utilizzo in classe durante le ore di lezione.
Le autorità newyorkesi, durante un’audizione pubblica sul tema, hanno spiegato che “i cellulari, con le loro molteplici funzioni, non sono soltanto telefoni: gli studenti li utilizzano come strumento di comunicazione per organizzare combattimenti, o per superare gli esami in modo scorretto, o ancora per scattare fotografie di contenuto illecito”.
Il consiglio cittadino sembra intenzionato ad andare incontro agli studenti: durante l’audizione pubblica, molti membri che vi prendono parte hanno sottolineato che gli episodi di violenza possono comunque verificarsi, dato che il telefonino è proibito solo a scuola, mentre gli studenti lo possono utilizzare liberamente al di fuori per inviare messaggi e chiamare. Le autorità cittadine hanno infine dichiarato di aver preso atto delle posizioni e degli interessi dei cittadini, che saranno oggetto di attenta valutazione per una soluzione idonea ad accontentare la popolazione e soddisfare le esigenze di ordine pubblico.
Motivazioni più circoscritte hanno invece spinto in Italia il Ministero dell’Istruzione a chiarire in modo ufficiale come dovranno comportarsi gli studenti che sosterranno gli esami di maturità dalla prossima settimana: durante le prove scritte, telefonini e palmari dovranno essere lasciati a casa.
La prescrizione è stata ribadita anche a presidenti e commissari d’esame con una categorica circolare: “I Dirigenti scolastici disporranno perché i candidati siano avvertiti tempestivamente che è assolutamente vietato, nei giorni delle prove scritte, portare a scuola telefoni cellulari di qualsiasi tipo (comprese le apparecchiature in grado di inviare fotografie e immagini), nonché dispositivi a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere, e che nei confronti di coloro che fossero sorpresi ad utilizzarli è prevista, secondo le norme vigenti in materia di pubblici esami, la esclusione da tutte le prove”.
Anche le connessioni ad Internet dei computer presenti nelle scuole dovranno essere disattivate.
D.B.