C’era una volta il cambio Euro-Dollaro per andare negli Stati Uniti, presto potrebbe esserci il cambio Euro-Bitcoin per andare a New York. Eppure non stiamo parlando di El Salvador, ma di una delle città più importanti al mondo, che nel suo nuovo sindaco Eric Adams potrebbe aver trovato una nuova bandiera delle criptovalute. Non sono sensazioni, ma dichiarazioni ufficiali: New York vuole diventare la capitale del mondo crypto e il suo primo cittadino è pronto a fare la propria parte.
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Eric Adams, il sindaco appena eletto, mette le mani avanti lanciando una sfida simbolica a Miami:
In New York we always go big, so I’m going to take my first THREE paychecks in Bitcoin when I become mayor. NYC is going to be the center of the cryptocurrency industry and other fast-growing, innovative industries! Just wait!
— Eric Adams (@ericadamsfornyc) November 4, 2021
I primi tre stipendi da primo cittadino saranno incassati in Bitcoin. Parola di Adams: “NYC diventerà il centro dell’industria delle criptovalute e di altre industrie innovative di rapida crescita“. Il suo modo di investire in Bitcoin è diretto e pubblico: così sarà lo stipendio, così ci vuol mettere la faccia prima di dar vita a tutte le iniziative successive.
Quella di Adams è una scommessa che vuol vivere in prima persona, insomma: incassare gli stipendi in Bitcoin implicano la volontà di fare una scommessa personale per trascinarsi dietro il popolo che lo ha eletto. Così come Miami pensa al proprio distretto delle criptovalute con una iniziativa legata ad una vera e propria moneta locale ($MIA), la Grande Mela si prepara a scommettere sui Bitcoin per contendere lo scettro alla città del Sud e caratterizzare in nuove modalità quella che fu la capitale delle crisi bancarie correlate alla catastrofe finanziaria della Lehman Brother.
Il valore del Bitcoin, attestatosi poco sotto i massimi di sempre, si mette in tasca l’ennesimo endorsement e soprattutto sposta repentinamente il proprio baricentro dall’oriente all’occidente: quel che era principalmente cinese, ormai è principalmente USA. Per gli economisti è ora di iniziare ad approfondire le ricadute che tutto ciò avrà in divenire, a prescindere che si creda o meno nel futuro delle criptovalute o nella capacità di reazione degli Stati Nazionali a questa nuova dimensione della speculazione.