La fusione Nexi-SIA al momento non è ancora in discussione, ma l’antitrust italiana intende mettere mano agli approfondimenti sul caso. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, infatti, ritiene che l’operazione possa avere profili pericolosi per la concorrenza ed intende pertanto aprire un procedimento istruttorio, passo formale necessario per formalizzare le attività AGCM sul caso.
NEXI-SIA: indaga l’AGCM
Secondo l’Authority, infatti, sono molti gli aspetti che meritano un approfondimento:
L’operazione di concentrazione coinvolge differenti operatori – sia dal punto di vista della domanda sia da quello dell’offerta – e interessa numerosi ambiti del settore dei pagamenti digitali, in particolare i servizi di merchant acquiring, di processing, di emissione delle carte di pagamento, di compensazione al dettaglio dei pagamenti, di trasmissione dei dati interbancari e anche i servizi per la fornitura e la manutenzione degli ATM.
L’AGCM porta avanti una prima tesi, la quale sarà oggetto di studio e verifica indicando la direzione in cui andranno le ricerche:
Secondo l’Autorità la fusione di SIA S.p.A. in Nexi S.p.A. potrebbe perciò determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante da parte della nuova entità con effetti di tipo orizzontale, nonché di natura verticale e conglomerale.
Interessante è l’aspetto relativo alla produzione di carte di pagamento (personalizzate o meno) che, in un contesto post-fusione, metterebbe il 35-40% del mercato nelle mani del gruppo nascente. La cifra sarebbe però oggetto di valutazione, motivo per cui gli studi dell’Authority dovranno procedere speditamente per la verifica dei dati in possesso. In generale “si ritiene che l’operazione possa sollevare criticità dal punto di vista concorrenziale nel mercato nazionale della fornitura di carte di pagamento smart“, ennesima sfumatura di una disamina che avrà grande importanza per il futuro del comparto.