Amazon starebbe seguendo l’esempio di Google , Gemalto e Microsoft iniziando a testare le possibilità della tecnologia per i pagamenti mobile Near Field Communication ( NFC ).
Secondo le fonti (ancora non ufficiali) Amazon avrebbe in mente di sviluppare sistemi di pagamento via smartphone nei prossimi tre-cinque mesi .
Per farlo, probabilmente, ripartirà dalla sua divisione già attiva sui pagamenti mobile.
Al momento, per esempio, offre un’app per iPhone, Price Check by Amazon che, leggendo il codice a barre, fotografando un prodotto o inserendo il suo nome, permette di comparare i prezzi.
Avrà probabilmente il supporto di Google, che ha implementato la tecnologia NFC già nel suo Nexus S e dato il via ad una sperimentazione negli esercizi commerciali di New York e San Francisco, dei dispositivi che si doteranno delle SIM Gemalto e dei nuovi Windows Phone 7 annunciati con l’integrazione della tecnologia e quelli Samsung: la coreana è l’ ultimo produttore in ordine di tempo ad aver annunciato l’impegno nella tecnologia con l’accordo stretto con Visa.
L’iniziativa di Samsung è legata alla prossima organizzazione dei giochi olimpici di Londra del 2012 e durante i quali prevede di permettere di comprare prodotti direttamente via smartphone.
Google, intanto, conferma il suo impegno presentandosi come membro principale al Forum NFC, associazione industriale non profit che sponsorizza l’utilizzo della tecnologia . Con lo stesso status (non il più alto nella gerarchia dell’organizzazione) vi fanno parte Broadcom, Inside Secure, Microsoft, Nokia, NXP, Samsung, STMicroelectronics, Mastercard, Visa e, da ultimo, CSR e Intel.
Nel frattempo Mountain View sembra aver abbandonato l’ utilizzo dei codici a barre per integrare informazioni nel suo servizio Google Places: il loro utilizzo sarebbe troppo poco diretto rispetto ad una semplice ricerca online. Al loro posto sta pensando ad un’altra tecnologia . Con tutti gli indizi che portano a NFC.
Claudio Tamburrino