Sebbene la cifra mossa sia di gran lunga inferiore rispetto ai 69,3 milioni di dollari sborsati per l’opera “EVERYDAYS: THE FIRST 5000 DAYS, 2021” di Beeple, oggi Christie’s ha chiuso un’ennesima asta di rilievo nel territorio NFT: nove CryptoPunk sono stati venduti per quasi 17 milioni di dollari, più precisamente 16.962.500.
NFT: nuova asta milionaria da Christie’s
Si tratta sostanzialmente di immagini, ognuna con dimensioni pari a 24×24 pixel e uno stile sfacciatamente 8-bit, provenienti dalla collezione di Larva Labs, software house con alle spalle importanti collaborazioni come quelle con Google e Microsoft. Ora i Non-Fungible Token in questione appartengono a un nuovo proprietario.
#AuctionUpdate 9 rare CryptoPunks from Larva Labs' own collection makes history realizing $16,962,500 pic.twitter.com/qsPs5nqVYY
— Christie's (@ChristiesInc) May 12, 2021
Cosa ha comprato di preciso l’acquirente? Non le immagini, ma i diritti connessi, attestati da un certificato basato sull’impiego di una blockchain. Altri asset esclusivamente digitali passati di mano con le stesse modalità nell’ultimo periodo sono il primo post del fondatore di Twitter (2,9 milioni di dollari) e il meme Disaster Girl (oltre 500.000 dollari).
Per conoscere nel dettaglio l’origine e la storia dei CryptoPunk rimandiamo all’approfondimento ospitato dal sito ufficiale di Christie’s.
Tre anni fa, due sviluppatori hanno creato uno strambo progetto artistico chiamato CryptoPunk, ponendo una questione seria e provocatoria: possono alcune linee di codice costituire una proprietà significativa? Un’idea folle che ha richiesto, in altre parole, un balzo concettuale. Oggi il progetto è ritenuto l’inizio dell’odierno movimento CryptoArt.
Proprio nelle ore scorse anche eBay a confermato il proprio interesse nei confronti del business NFT, annunciando che presto ne consentirà la compravendita sul proprio marketplace.