Un NFT è stato venduto per un controvalore pari a 23,7 milioni di dollari. Si tratta di un “CryptoPunk” e raffigura esattamente quanto segue:
Una semplice immagine pixellata, esatto. Nulla più di questo se non il fatto che la versione originale è un elemento unico, all’interno di una serie rara compresa in una collezione che sta già facendo ampiamente parlare di sé. Se pensi che sia totalmente assurdo il fatto che questa immagine possa valere 24 milioni di dollari, ovviamente non hai tutti i torti. Tuttavia la domanda reale da porsi è un’altra e vale la pena ragionare su ciò che sta succedendo nel mercato NFT.
Anzitutto occorre guardare i fatti dalla giusta angolazione: l’NFT non è stato venduto per 23,7 milioni di dollari, ma per 8000 ETH. Questo specifico NFT, che aveva raggiunto a suo tempo un valore pari a 11,8 milioni, ora ha più che raddoppiato il proprio valore. Tutto ciò viaggia tra NFT e criptovalute, solleticando valori e ragionamenti che in parte solleticano l’economia reale, e in parte sfuggono alle regole dell’economia stessa. Nel caso specifico già nel mese di settembre la correlazione CryptoPunk-Ethereum già risuonava nelle case d’asta, ma mai era stato toccato un valore come quello odierno.
L’NFT è stato prodotto dai Larva Labs ed è stato venduto tramite una regolare asta da Sotheby: 8000 Ethereum oggi, per un NFT che venne venduto al prezzo di 8 Ethereum nel 2017. Non tocca a noi fornire giudizi su quanto sta accadendo: a voi la parola, o il portafoglio se ritenete di poter investire in un CryptoPunk contando su di un’inflazione che supera anche quello della benzina al distributore.