L’hanno annunciato a chiare lettere : sarà Agcom l’unico interlocutore a cui verrà fatto riferimento per discutere insieme sulle pratiche di implementazione e regolamentazione delle cosiddette reti di nuova generazione (NGN). E sono in tanti gli Other Licensed Operators (OLO) che hanno recentemente deciso di tirarsi indietro.
Uscire definitivamente dal Comitato NGN presieduto dal professor Francesco Vatalaro, questa è la decisione. Una lunga lista, per l’appunto: tra gli altri, Fastweb, Tiscali, TeleTu e Wind . Gli OLO hanno sottolineato come i contributi finora offerti non siano stati presi in considerazione dallo stesso presidente del Comitato NGN.
E non sono affatto piaciute le linee guida illustrate in precedenza da un apposito documento , da sottoporre in seguito al vaglio di Agcom. Queste non sarebbero, secondo gli operatori, in alcun modo rappresentative dei contributi finora forniti ai lavori del Comitato .
“Le linee guida – si può leggere in un comunicato congiunto degli OLO – non possono costituire elemento utile di valutazione per l’Autorità ai fini del completamento della definizione del quadro regolamentare sulla transizione alle reti NGN”. Il documento soddisferebbe solo ed esclusivamente le richieste di Telecom Italia , rimasto nel Comitato insieme a Tre.
Agcom, nel frattempo, ha espresso il suo rammarico per la decisione degli operatori: “Agcom sottolinea il carattere consultivo del documento e si augura che sia trasmesso quanto prima al Consiglio, il quale trarrà le proprie autonome valutazioni e le determinazioni conseguenti nell’ambito del processo per definire la regolamentazione delle reti di nuova generazione”.
I lavori del Comitato andranno comunque avanti, con un nuovo appuntamento previsto per il prossimo 21 settembre . Le linee guida verranno quindi sottoposte al vaglio dell’Agenzia entro la fine del mese.
Mauro Vecchio