Pubblicato da Agcom il documento finale sulle modalità di accesso Nga: via alla consultazione pubblica che durerà 45 giorni .
Cinque i pilastri alla base dell’impianto regolamentare che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha predisposto (in linea con quanto stabilito dall’Europa in materia) per le reti di nuova generazione (Ngn): riconoscimento della competizione quale principale driver degli investimenti; imposizione degli obblighi di accesso simmetrico alla tratta terminale dell’edifico, per cercare così di sbloccare il vero collo di bottiglia della rete; necessità di riconoscere la rischiosità dell’investimento nella realizzazione di reti Nga nel caso di obbligo di accesso da parte di terzi; considerazione delle differenze geografiche e conseguente flessibilità regolamentare; incentivo alle situazioni di co-investimento.
Questi cinque pilastri saranno articolati in quattro fasi che scandiscono le modalità di passaggio dal rame alla fibra e che sostanzialmente confermano quanto già si sapeva : da subito è prevista la fornitura del servizio bitstream (orientamento al costo oppure rispetto del principio di non discriminazione a seconda delle condizioni di concorrenza) e l’accesso alle infrastrutture di ingegneria civile.
Poi, con l’effettivo sviluppo del mercato, vi sarà il riesame delle modalità di controllo dei prezzi del bitstream e l’eventuale imposizione di obblighi simmetrici in capo agli operatori detentori di infrastrutture che rappresentino un collo di bottiglia ; dal 2013 introduzione dell’obbligo di fornitura dell’unbundling della fibra nelle aree in cui Telecom Italia abbia il monopolio dell’accesso di nuova generazione; dopo ulteriori 12-24 mesi, infine, la possibilità di rimuovere l’obbligo di bitstream della fibra, sempre se si sarà sviluppato l’unbundling della fibra.
Claudio Tamburrino