L’app inglese per il contact tracing, NHS Covid, sembra soffrire di un grosso problema: una eccessiva “tolleranza”, tale per cui anche le persone effettivamente a rischio non sarebbero considerate tali e non riceverebbero pertanto alcuna notifica da parte del sistema di contact tracing digitale basato su Bluetooth.
NHS Covid: Londra, abbiamo un problema
Se in molti hanno criticato Immuni (e altre app similari) per il rischio di un eccessivo numero di falsi positivi, nel caso di NHS Covid sarebbe successo esattamente il contrario: anche quando la prossimità tra due persone è elevata e perdurante nel tempo, il sistema non considera a rischio questo tipo di contatto e non ritiene dunque opportuno inviare alcuna notifica. L’effetto positivo è nel fatto che il numero di notifiche inviate è estremamente basso; l’effetto negativo sta nel fatto che a questo punto l’app diventa pressoché inutile. A rigor di logica, anzi, è tollerabile un congruo numero di notifiche (il concetto di “congruità” purtroppo oggi dipende troppo pesantemente dalle capacità delle autorità di portare avanti il tracciamento, saltato in gran parte d’Europa), mentre non è accettabile un sistema che si esautora autonomamente evitando di considerare a rischio i contatti.
Non è chiaro quale sia il numero di notifiche inviato, ma secondo quanto emerso sarebbe “sorprendentemente basso“. Non ci sarebbe dolo in tutto ciò, ma semplicemente un errore nello sviluppo del sistema e nel calcolo delle situazioni di rischio: la conferma sarebbe stata raccolta anche da Sky News. L’errore sarebbe ancor più marcato sugli smartphone Android, colpendo dunque smartphone a minor presso e per logica conseguenza anche una parte di popolazioni con minor capacità di spesa.
L’app sta registrando un alto numero di download ora che sul Regno Unito è nuovamente scesa l’ombra del lockdown, dunque una risoluzione del problema tecnico potrebbe portare ad un contact tracing più valido ed efficace fin dalle prossime settimane. Ora però il problema sarà notoriamente traslato sul campo opposto: in presenza di molte notifiche, come gestire i singoli casi senza intasare i centralini delle autorità sanitarie? L’Italia ci sta provando con un call center, ma si tratta ormai di una rincorsa problematica che potrà sortire risultati apprezzabili solo se si riuscirà a piegare l’avanzata della curva dei contagi.