Dalla metà dello scorso anno, il totale degli spettatori televisivi connessi a Twitter è aumentato del 38 per cento negli Stati Uniti, da 190 a 263 milioni . Nello stesso arco temporale, il numero di autori e sceneggiatori cinguettanti è salito del 24 per cento, da 15 a 19 milioni . Le ultime rilevazioni di Nielsen restituiscono il nuovo profilo delle platee social, al centro delle attività di monitoraggio delle audience digitali nel nuovo Twitter TV Ratings .
Si tratta di uno strumento di valutazione della popolarità sul piccolo schermo – il sito di microblogging è già stato messo alla prova in ambito cinematografico per prevedere il successo al botteghino di grandi film come Avatar – a partire da un inedito meccanismo di analisi della audience dei più svariati programmi e serie televisive. Twitter TV Ratings andrà a considerare una serie di fattori ovviamente legati alla piattaforma californiana, come il numero di follower di un determinato broadcaster o serial televisivo . Si procederà poi con l’analisi dei cosiddetti trending topic , insieme al flusso dei commenti – dopo, ma anche durante la messa in onda – relativi ad un determinato contenuto.
La nota società di rating ha infatti scoperto che le audience del tecnofringuello sono mediamente 50 volte più ampie di quei soggetti – autori, sceneggiatori, attori e broadcaster – che generano micropost su determinati programmi e serial. Per un totale di 2mila persone che cinguettano, la portata in termini di visualizzazione sarà vicina alle 100mila unità. L’ultima puntata del chiacchieratissimo Breaking Bad ha generato un record di 1,24 milioni di micropost, con un flusso di oltre 22mila tweet al minuto.
Con questi numeri, il nuovo Twitter TV Ratings potrebbe trasformarsi in una miniera d’oro per i vari broadcaster, che avrebbero a disposizione uno strumento di rilevazione in tempo reale proprio lì dove le platee connesse al web sembrano concentrarsi maggiormente per discutere, commentare, sfruttare hashtag. In sostanza, la piattaforma californiana potrebbe salvare la TV statunitense, così come i contenuti proposti da quest’ultima potranno contribuire al rilancio di Twitter in termini di utenza, dal momento che il totale di account attivi ogni mese è cresciuto del 34 per cento in meno rispetto allo scorso anno.
Mauro Vecchio