New York – Mentre da noi il cinema entra nei cellulari , suscitando le polemiche degli esercenti delle sale cinematografiche, negli USA non può avvenire il contrario: o meglio, si sta pensando di istituzionalizzare il divieto di utilizzo dei telefonini nelle sale cinematografiche.
E anche negli States sono gli esercenti a voler lavorare su questo fronte: l’Associazione degli Operatori delle Sale Teatrali e Cinematografiche si è dimostrata infatti assai sensibile all’argomento. L’ente ha stilato una “bozza di proposta”, seguita da una petizione, da inoltrare alla FCC , la commissione sulle comunicazioni, per ottenere la possibilità di impedire l’operatività dei telefoni cellulari (con un sistema che inibisca materialmente la ricezione e la trasmissione di chiamate telefoniche) all’interno delle sale.
Non tutti i gestori di cinema, però, sono concordi nel sottoscrivere le petizione, e la richiesta della FCC risulta essere in piena antitesi con le opinioni della CTIA (Cellular Telecommunications and Internet Association). L’associazione e gli esercenti si oppongono nettamente alle motivazioni della commissione, ritenendo la richiesta “inopportuna e pericolosa”, in quanto la inoperatività delle reti mobile costituirebbe un rischio di mancanza di comunicazione nei casi di emergenza improvvisa.
La buona educazione, che basterebbe ad evitare di sollevare polveroni ancor più inopportuni, non è evidentemente un patrimonio di tutti e non sembrano quindi sufficienti le raccomandazioni e le richieste scritte (riportate sui cartelli affissi nei cinema) di mantenere spenti gli apparecchi telefonici. Negli USA, come in Italia, nel corso di una proiezione accade spessissimo di doversi sorbire una telefonata inopportuna del vicino o la luce fatidiosa, nel buio della sala, del display dei cellulari.
Dario Bonacina