La blogosfera si era fatta incandescente, progressivamente surriscaldata da voci rimbalzanti verso i quattro angoli del Web: la Federal Trade Commission (FTC) statunitense aveva pubblicato un documento di 81 pagine dal titolo linee guida relative alle sponsorizzazioni e all’uso di testimonial nel campo pubblicitario . Un corpus di disposizioni da attuare dal prossimo primo dicembre, che aveva fatto infuriare giornalisti e blogger a causa di quelle che erano state viste come misure restrittive alla libertà di espressione, in particolare online.
“La presunta multa di 11mila dollari nei confronti dei blogger non è veritiera”. Così Richard Cleland, assistant director di FTC, che durante un’intervista organizzata dagli editori di Fast Company ha smentito quella che era passata tra le mani degli scrittori della Rete come una patata bollente. Si tratterebbe di un errore, di una falsa interpretazione : le regole dettate dalle autorità servirebbero come un monito, per rendere i blogger più coscienti della serietà con cui dovrebbero trattare il proprio spazio in materia di sponsorizzazioni, prodotti omaggio e proposte aziendali varie ed eventuali.
Nel cuore di quella patata bollente, la nuova disposizione della FTC per arginare un fenomeno preoccupante come quello dei recensori di prodotti dietro versamento di un obolo da parte delle aziende. 11mila dollari di multa a chiunque mancasse di rivelare al lettore ogni eventuale connessione con i produttori di un determinato bene o servizio. Ma le parole di Cleland hanno smentito uno scenario del genere, affermando che al centro del discorso non ci sia il medium, bensì il messaggio, per tutelare degli standard etici che permetterebbero al lettore di distinguere in maniera evidente la pubblicità dall’informazione.
“Lo scenario peggiore possibile che si potrà venire a creare – ha dichiarato Cleland – consisterà in un semplice avviso al blogger. Se questi continuerà ad ignorarlo, allora si procederà ad una diffida, intimandogli di cessare l’attività in questione. Ma non ci sarà alcuna sanzione pecuniaria, almeno in riferimento alla prima violazione”. La FTC, stando ancora alle sue parole, non multerà un blogger perché ha dimenticato di rivelare di aver ricevuto in omaggio un pacco di pannolini. “Questo non accade oggi, e non accadrà mai”.
Mauro Vecchio