Apple ha confermato a metà febbraio che non supporterà più le PWA (Progressive Web App) con iOS 17.4. La decisione è stata giustificata con l’obbligo di rispettare il Digital Markets Act. La Commissione europea ha chiesto agli sviluppatori un commento sull’argomento e potrebbe avviare un’indagine formale.
Ennesimo ostacolo alla concorrenza?
Le web app utilizzano il motore di rendering del browser per visualizzare i contenuti a schermo intero, in modo simile alle app native. Il Digital Markets Act (DMA), che verrà applicato dal 7 marzo, vieta di dare un vantaggio competitivo ai propri servizi. Apple consentirà quindi a Google, Microsoft e Mozilla di usare i motori di rendering dei rispettivi browser, invece di WebKit (Safari).
L’azienda di Cupertino ha evidenziato che il supporto per gli altri motori di rendering richiede profonde modifiche all’architettura del sistema operativo, pertanto ha deciso di eliminare completamente le PWA da iOS 17.4. Secondo Apple, la novità avrà un impatto trascurabile per gli utenti, dato che le web app sono poco utilizzate.
Molti sviluppatori sospettano invece che si tratta dell’ennesimo stratagemma per ostacolare la concorrenza. L’uso delle web app era un modo per evitare il pagamento della commissione del 30% per ogni acquisto in-app. La Commissione europea ha comunicato che verificherà il rispetto del DMA da parte di Apple:
Stiamo esaminando i pacchetti di conformità di tutti i gatekeeper, inclusa Apple. In questo contesto, stiamo esaminando in particolare la questione delle PWA e possiamo confermare di aver inviato le richieste di informazioni ad Apple e agli sviluppatori di app, che possono fornire informazioni utili per la nostra valutazione.
La Commissione europea potrebbe avviare un’indagine formale. In caso di mancato rispetto della legge, Apple dovrà effettuare le necessarie modifiche per evitare una sanzione fino al 10% delle entrate annuali globali.