C’è anche la Nigeria tra i paesi che stanno guardando con interesse alla prospettiva di mettere in circolazione una Central Bank Digital Currency. La conferma è giunta dal direttore IT della banca centrale, Rakiya Mohammed, in occasione di un webinar organizzato nella giornata di ieri. A riportarlo la testata locale Nairametrics.
Anche la Nigeria avrà la sua Central Bank Digital Currency
La fase di test sulla CBDC prenderà il via all’inizio del mese di ottobre, così da approntare la piattaforma tecnologica necessaria all’emissione della naira digitale. Un progetto a cui nella capitale Abuja si lavora ormai da anni, anche (ma non solo) con l’obiettivo di rispondere alle richieste di coloro che volendo affidarsi a una valuta digitale oggigiorno si trovano per forza di cose a doversi rivolgere a crypto come Bitcoin o Ethereum.
Tra le finalità c’è poi la volontà di migliorare l’inclusione finanziaria della popolazione e semplificare i trasferimenti di denaro da e verso l’estero. Nel 2020, lo stato africano è risultato al decimo posto (fonte Statista) a livello globale tra quelli che hanno mosso più capitali transfrontalieri, al primo c’è l’India, seguita da Cina e Messico. La blockchain delegata a gestire le transazioni della moneta digitale nigeriana sarà quella di Hyperledger Fabric.
Sono ormai molti i paesi nel mondo che stanno lavorando in questa direzione: l’elenco annovera anche Francia, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Svezia, Cina, Giappone, Ghana, Giamaica e Canada. In merito all’Europa, di recente BCE ha reso noto un aggiornamento sull’iniziativa “euro digitale”: saranno necessari almeno altri cinque anni prima che arrivi a concretizzarsi.