Il mercato videoludico si prepara ad accogliere le nuove venute PS4 e Xbox One , attese al debutto per novembre, e Nintendo prova ad allinearsi alle proposte della concorrenza con due mosse un po’ a sorpresa sul fronte dell’hardware e dei costi.
La console war della “next-gen” videoludica minaccia di fare a pezzi il claudicante business della Wii U e non solo, e la casa di Mario risponde cercando prima di tutto di rafforzare la propria posizione nel mercato delle console portatili – unico ambito in cui Nintendo continua a fare la voce grossa contro la molto meno diffusa PSVita di Sony – con una nuova 3DS. Anzi, un 2DS, cioè un 3DS senza effetto 3D.
Nintendo 2DS verrà commercializzata il 12 del prossimo ottobre nelle varianti rosse e blu, sarà retrocompatibile con l’intero parco titoli della generazione DS/3DS con due differenze significative: l’effetto tridimensionale disponibile sul 3DS sparisce – anche sui titoli pensati per essere giocati in 3D – e il prezzo scende di 40 dollari.
L’azienda giapponese presenta la 2DS come “un sistema di gaming handheld entry-level”, un’offerta che comprende le stesse caratteristiche hardware e di connettività del 3DS in un form factor fisso simil-tablet (senza “clamshell” ripiegabile) una stilo, una memory card da 4 gigabyte.
Per quanto riguarda il mercato delle console domestiche, invece, la guerra delle console di prossima generazione entrerà nel vivo con l’uscita di Xbox One e PlayStation 4 e a quel punto Nintendo dovrà dire addio al vantaggio temporale che ha sin qui caratterizzato il business di Wii U.
Non potendo più agire sull’hardware, la società giapponese ora interviene sul prezzo con un taglio di 50 dollari al costo dei vari bundle disponibili in commercio. Dal 20 settembre Wii U costerà 100 dollari in meno di PS4 e 200 dollari meno di XBO, con la speranza che la sin qui non fortunatissima avventura commerciale della home console di ottava generazione dello storico produttore svolti a destra in direzione profitto.
Alfonso Maruccia