Uno dei titoli videoludici che più hanno fatto discutere in questo 2024 è sicuramente Palworld, fenomeno letteralmente esploso all’inizio dell’anno. Realizzato e distribuito dalla giapponese Pocketpair, ha attirato l’attenzione anche per la natura dei suoi personaggi, da più parti ritenuti molto simili a quelle di una celebre saga, tanto da essere ribattezzato Pokémon che le pistole
. In modo quasi inevitabile (e come abbiamo ipotizzato mesi fa), Nintendo e The Pokémon Company hanno deciso di denunciarne il team di sviluppo.
Palworld: Pocketpair denunciata da Nintendo
Il motivo è messo nero su bianco nel comunicato ufficiale: violazione del copyright. La documentazione relativa alla causa legale è stata depositata presso il tribunale distrettuale di Tokyo. È stato chiesto anche un risarcimento dei danni.
Con questa causa, si chiede un’ingiunzione contro la violazione e il risarcimento dei danni, in quanto Palworld, un gioco sviluppato e distribuito dall’imputato, infrange molteplici diritti relativi ai brevetti.
Per il momento, dalla controparte non sono giunte risposte. Lo sviluppatore ha comunque respinto le accuse fin dal primo momento, affermando che gran parte dei personaggi presenti nel titolo sono stati realizzati da una collaboratrice neolaureata assunta nel 2021, senza copiare alcun asset di terze parti.
Una spiegazione che evidentemente non ha convinto Nintendo, da sempre aggressiva nelle aule di tribunale quando si tratta di difendere le proprietà intellettuali controllate. Lo dimostrano le tante cause legali intentate contro i responsabili degli emulatori e delle modifiche destinate alle sue console.
Nintendo continuerà a intraprendere le azioni necessarie contro ogni violazione dei diritti relativi alle sue proprietà intellettuali, il brand della stessa Nintendo e per proteggere le proprietà intellettuali alle quali ha lavorato duro per anni affinché si affermassero.
No, Palworld non diventerà free-to-play
Nei giorni scorsi, con un post su X, Pocketpair ha confermato che il modello di business adottato per Palworld rimarrà invariato: buy-to-play. Vale a dire che il gioco continuerà a essere venduto. Non è in previsione un passaggio alla formula free-to-play, né la software house ha intenzione di trasformare il titolo in un game as a service, come invece sostenuto da alcune voci di corridoio.