Nintendo ha concluso l’ultimo trimestre fiscale tornando a generare utili, un cambio di rotta importante che arriva dopo anni di rosso e che nel futuro dovrebbe ulteriormente rafforzarsi grazie agli importanti investimenti strategici dell’ultimo periodo.
Con gli ultimi tre mesi, la casa di Super Mario e Zelda ha totalizzato un anno fatto di vendite per 4,6 miliardi di dollari, un -3,8 per cento rispetto all’anno scorso; i profitti netti sono stati 350 milioni di dollari, un bilancio in positivo che cambia il segno ai conti Nintendo rimasto negativo dal 2011 a oggi.
Lo yen debole ha aiutato la corporation a tornare al profitto, ma sul fronte delle console videoludiche domestiche i numeri non sono eccezionali: l’ammiraglia Wii U ha venduto 340.000 unità in tre mesi, per un totale di 9,54 milioni di console commercializzate dal debutto a oggi.
Le vendite di Wii U sono cresciute del 10 per cento, le console portatili della linea 3DS hanno contribuito grandemente ai risultati positivi della casa giapponese ma il confronto con i concorrenti non lascia adito a dubbi: Nintendo è la Cenerentola dell’ottava generazione di home console dopo aver dettato la linea nel recente passato con la prima Wii.
Più di Nintendo hanno fatto Microsoft, che nello stesso periodo della trimestrale nipponica ha piazzato più di 1 milione di Xbox One , e soprattutto Sony che ha sin qui venduto 22,3 milioni di console PlayStation 4. La nuova PS è apparentemente destinata a salvare i conti della multinazionale giapponese, e le previsioni più ottimistiche già incoronano la console come la più venduta della storia addirittura davanti alla PlayStation 2.
Anche per Nintendo, in ogni caso, le previsioni sono positive: la corporation ha recentemente dimostrato di voler intraprendere strategie innovative per incrementare le vendite, ed è ovviamente tutto da valutare l’impatto futuro della partnership con DeNA per le nuove “esperienze” ludiche su smartphone.
Alfonso Maruccia