C’è già stato chi ha sostenuto di aver perso quattro chili giocando a Wii Sports, ma pochi si sarebbero aspettati che la stessa Nintendo sfornasse di propria mano un prodotto pensato per esercizi ginnici e attività simili: Wii Fit , appena presentato in versione demo alla conferenza stampa tenuta all’E3, consiste in una pedana da poggiare a terra sensibile al tocco e alla pressione.
Le pratiche possibili con il nuovo hardware variano dai classici esercizi di stepping – esperienza che ricorda la ben nota serie videoludica Dance Dance Revolution – alle flessioni a faccia in giù, con prospettive di allargare il parco della attività con yoga, aerobica e altre pratiche fisiche del genere anche tenendo traccia del proprio indice di massa corporea e dei progressi regalati dal gioco-allenamento grazie al software a corredo.
Tutti all’E3 si aspettavano nuovi annunci riguardo le classiche saghe (Mario, Zelda) che hanno da sempre rappresentato il punto forte di Nintendo ma il console-maker, forte dell’approccio ai non-giocatori che ha decretato parte dello straordinario successo di Wii, ha stupito ancora una volta con quello che, ad occhio, rappresenta il primo tentativo di trasformare una macchina videoludica in un personal trainer economico e soprattutto con il valore aggiunto non indifferente di essere divertente.
A ben guardare in questa occasione Nintendo non ha inventato dal nulla, facendo evolvere grandemente un concetto già noto agli appassionati di shoot’em up arcade abituati a grandi sudate in sala giochi nel tentativo di abbattere l’ennesimo, coriaceo boss di fine livello nello spacca-tendini Blazing Star . E pur tuttavia lo sforzo della storica N giapponese, nel pieno rispetto della strategia Blue Ocean che ha finora caratterizzato tutta l’avventura Wii, si distingue perché “sdogana” ulteriormente il medium videoludico nei confronti di quegli alieni che i videogiochi finora non li hanno degnati di una sola occhiata. E questo proprio grazie alla popolarità di Wii e alla sua capacità di farsi largo anche in fasce della popolazione fin qui poco “use” al videogaming.
Ars riferisce di problemi nella calibratura dell’aggeggio riscontrati durante il demo, ma assicura che in una prova successiva il tutto ha funzionato a dovere. Gli appassionati e i geek con problemi di sovrappeso non hanno dunque più scuse: ora buttare giù la pancia giocando non è più un simpatico – e quanto utile! – effetto collaterale della concitazione dell’esperienza, ma grazie a Nintendo diviene elemento cardine delle stesse meccaniche di gioco .
Alfonso Maruccia