È un problema che non risparmia alcun settore con una qualche attinenza al mondo hi-tech: la crisi dei chip ha colpito duro nell’ultimo periodo e si sta ancora facendo sentire all’interno del mercato dell’elettronica di consumo, così come in quello automotive. Ne sono interessati anche i colossi del territorio gaming, come testimoniano le scorte ridotte all’osso di PS5 e Xbox Serie X. Neppure Nintendo ne è immune.
Nintendo rallenta la produzione di Switch: mancano i chip
Il gruppo di Super Mario ha reso noto che la carenza di semiconduttori si ripercuoterà sul proprio business in termini di un sostanzioso calo nei ritmi di produzione: -20% del volume di unità Switch commercializzate nell’anno fiscale che andrà a concludersi il 31 marzo. Un portavoce ha sottolineato come la società sia al lavoro in modo da porre rimedio alla situazione, per quanto possibile.
Come scritto in apertura, anche l’industria delle quattro ruote sta accusando il colpo. Tra le realtà dell’ambito automotive che hanno già confermato un rallentamento ci sono le tedesche Audi e Opel.
Seguendo la legge della domanda e dell’offerta, a fronte di un calo nel numero di unità prodotto, si innesca un quasi inevitabile aumento dei prezzi, come avvenuto con le schede Raspberry Pi.
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Tornando a Nintendo Switch, in estate è stato annunciato il nuovo modello con display AMOLED da 7 pollici (più grande rispetto a quello del predecessore) e altre migliorie riguardanti in primis l’autonomia. Per chi desidera metterne una sotto l’albero, il consiglio è quello di pensarci fin da subito, approfittando delle scorte ancora disponibili a magazzino.