Il lancio su Steam dell’emulatore Dolphin è stato posticipato in modo indefinito. A bloccarne il debutto, una decisione presa da Valve, al termine di un confronto con Nintendo. Non è difficile immaginare perché la società giapponese non fosse d’accordo con l’esordio sulla piattaforma Valve di un software open source in grado di eseguire i giochi pubblicati in passato per le console Wii e GameCube.
Dolphin: Steam non fa uscire l’emulatore per Wii e GC
A renderlo noto è uno dei membri del team, per oltre un decennio al lavoro sul progetto, Pierre Bourdon. Lo ha fatto con una serie di post su Mastodon. Non fa esplicito riferimento a ciò che ha causato lo stop, poiché la vera ragione tecnica è difficile da individuare: forse l’inclusione nel software della chiave crittografica necessaria per rendere leggibili i dischi di gioco (o le relative ROM).
Come citato, la decisione è stata presa da Valve e non dalla squadra di Dolphin.
Dolphin non c’entra con questo. I termini di servizio di Valve permettono loro di escludere pressoché ogni cosa, per le ragioni che ritengono valide. Non c’è possibilità di controbattere o altro. Valve avrebbe potuto scegliere di ignorare Nintendo senza alcuna responsabilità. Hanno semplicemente deciso di fare ciò che era stato chiesto e questo non sorprende, poiché sono stati loro ad avviare i contatti.
Non è da escludere la possibilità che la società, gestendo Steam, abbia preferito non includere nel proprio catalogo l’emulatore, così da evitare qualsiasi possibile ripercussione futura. È ben noto come Nintendo sia propensa ad affrontare le battaglie legali necessarie per tutelare le sue proprietà intellettuali.
Dolphin rimane comunque disponibile attraverso GitHub e sul sito ufficiale del progetto. Ne abbiamo scritto più volte su queste pagine in passato. Nel 2010 è stato al centro di una battaglia in tribunale costata molto cara a un giovane australiano. All’epoca, James Burt fu condannato a pagare 1,3 milioni di dollari per aver distribuito una copia di New Super Mario Bros. Wii.