La tecnologia Nissan ProPILOT 2.0 farà il suo debutto commerciale entro l’autunno, integrata nella berlina Skyline in arrivo sul mercato giapponese. A differenza di quanto visto con la prima generazione del sistema di guida autonoma, sarà in grado di gestire il comportamento del veicolo in autostrada non chiedendo alcuna interazione al conducente, chiamato in ogni caso a mantenere alta la soglia di attenzione.
Nissan ProPILOT, seconda generazione
L’immagine allegata di seguito mostra il complesso apparato in dotazione alla vettura che include, tra le altre cose, videocamere, sonar, GPS e radar. Elementi necessari per acquisire ed elaborare in tempo reale le informazioni relative a ciò che accade nei dintorni dell’auto, garantendo così che gli algoritmi possano mantenere la distanza di sicurezza dai mezzi che la precedono, intervenendo prontamente in caso di bisogno, frenando o riducendo la velocità di marcia. I dati vengono incrociati con quelli delle mappe in alta risoluzione delle strade acquisiti in precedenza.
Nel caso si verifichi una possibilità di sorpasso, il sistema avvisa il conducente, che a sua volta è chiamato a confermare l’operazione posizionando entrambe le mani sul volante e premendo un pulsante oppure attivando la freccia segnaletica. Quando è invece il momento di abbandonare l’autostrada, ProPILOT avverte il guidatore dandogli il tempo necessario per riprendere il pieno controllo del veicolo.
La tecnologia si inserisce a pieno titolo nel percorso d’evoluzione in atto, che porterà in un futuro non troppo lontano a veder circolare sulle nostre strade delle vere e proprie self-driving car. Non sarà cosa immediata. A tal proposito, riprendiamo un estratto dall’intervista a Paolo Bocca di TomTom (Sales Manager Automotive Italy) pubblicata nei mesi scorsi, in cui abbiamo affrontato in modo approfondito l’argomento.
Secondo noi più nel breve sarà possibile un’interazione mista uomo-macchina. In alcune tipologie di percorso, entro un paio di anni, si potrà viaggiare in totale autonomia. Penso alle grandi autostrade e a sistemi come l’Adaptive Cruise Control già oggi estremamente sicuri. Pensiamo però sia comunque necessario prevedere un’interfaccia che consenta all’utente di intervenire quando ce n’è bisogno.