Se avete a che fare con la Commissione europea e state pensando di risparmiare tempo, incaricando un bot AI di partecipare alle riunioni online al posto vostro, è meglio che rivediate la vostra agenda. Una nuova regola imposta dall’istituzione di Bruxelles lo vieta espressamente.
Commissione europea: niente bot o agenti AI nei meeting
Alla prima pagina di un documento PDF pubblicato da EDIH (Poli Europei di Innovazione Digitale), si legge a chiare lettere No AI Agents are allowed
.
Un portavoce della Commissione europea ha confermato alla redazione del sito POLITICO che si tratta di una nuova regola, imposta a partire dalla scorsa settimana, senza però fornire ulteriori dettagli in merito.
Gli agenti AI e l’approccio dell’Europa
Il riferimento esplicito agli agenti di intelligenza artificiale non è un caso. Si tratta di una categoria ancora più specifica dei bot tradizionali, che sta prendendo sempre più piede, ma che al tempo stesso presenta rischi non indifferenti sul fronte della privacy e della sicurezza.
A conti fatti, sono in grado di automatizzare compiti complessi e di interagire in contesti come quello, appunto, legato ai meeting online, ad esempio prendendo appunti e presentandone poi un resoconto all’utente.
Il tema è stato trattato come parte del progetto Virtual Worlds Toolbox messo in campo a fine marzo proprio dalla Commissione europea. Ecco (in forma tradotta) quando si legge nella sezione dedicata.
Gli agenti di intelligenza artificiale sono applicazioni software progettate per percepire e interagire con l’ambiente virtuale. Questi agenti operano in modo autonomo, il che significa che non sono direttamente controllati da un essere umano. Ogni agente ha regole e compiti predefiniti specifici, che contribuiscono alla ricchezza complessiva dell’esperienza virtuale. Esempi di agenti di intelligenza artificiale sono i chatbot e i sistemi di raccomandazione. Migliorano l’assistenza clienti con risposte rapide e basate su regole e possono gestire richieste semplici.