Forse non è esattamente questo che hanno in mente coloro che, ormai da tempo, propongono nuove forme di mobilità, più intelligenti, sostenibili e condivise, ma tant’è: la risposta dei No Vax e No Green Pass all’introduzione delle nuove restrizioni prevista per il 6 dicembre passa dal car pooling.
Il car pooling dei Trasporti Urbani Solidali
Tra meno di una settimana, dal 6 dicembre, in concomitanza con l’arrivo del Green Pass rafforzato, sarà necessario esibire il certificato per usufruire del trasporto pubblico, anche quello locale e regionale. Chi non è vaccinato né guarito da COVID-19, se non disposto a sottoporsi a tampone per ottenere il documento, non potrà che spostarsi con un mezzo proprio o comunque privato.
Ecco dunque lo spunto per ricorrere alla condivisione delle auto in car pooling (e non car sharing, a meno che non vi sia una qualche forma di ritorno economico). L’organizzazione delle corse passa, neanche a dirlo, da Telegram, attraverso chat che fanno riferimento a forme di Trasporti Urbani Solidali, con fogli di calcolo dove appuntare le disponibilità per le varie destinazioni.
C’è chi cerca un passaggio quotidiano per portare i figli a scuola, chi una tantum per presentarsi a una visita, chi per altri motivi di natura personale. Insomma, l’autostop ai tempi del Green Pass.
Le nuove regole prevedono multe fino a 1.000 euro per i trasgressori, con un aumento dei controlli promesso su tutto il territorio nazionale. Rafforzata inoltre l’azione di monitoraggio sulla circolazione delle certificazioni false, con decine di arresti a segno solo negli ultimi giorni.