Le nuove regole sul Green Pass ed il probabile passaggio in zona arancione di alcune regioni aprono ad un nuovo scenario in Italia nel quale il QR Code aprirà o chiuderà le porte a chi ancora non è né vaccinato, né guarito. Queste restrizioni, tuttavia, sono pensate anzitutto con la finalità di evitare la compresenza di una parte di popolazione con un’altra, senza intaccare i diritti dei singoli e quindi senza creare restrizioni verso servizi identificati attraverso criteri di “urgenza e indifferibilità”.
Dove si potrà entrare senza Green Pass
Urgenza e indifferibilità: sono queste parole che l’Italia aveva imparato a conoscere ai tempi del lockdown, quando nel 2020 fu necessario arrivare ai primi abbozzati criteri (basati su codici Ateco) per consentire l’apertura degli esercizi pubblici e lo spostamento tra i Comuni per poter accedere a beni e servizi fondamentali. Oggi la situazione è differente, il Certificato Verde è un lasciapassare aggiuntivo che migliora l’organizzazione generale, ma occorre arrivare ad una più precisa definizione degli esercizi ove il Green Pass consentirà di accedere in presenza di restrizioni maggiori. I codici Ateco saranno messi da parte e si cerca oggi una definizione più comprensibile e più comunemente accettabile, ispirata a nuovi paradigmi incentrati sull’attuale contesto della fase pandemica.
A tal fine un DPCM sarebbe in fase di definizione e produrrebbe un elenco di deroghe sviluppate attorno a tre principi cardine:
- esigenze alimentari
- esigenze sanitarie
- esigenze di sicurezza e giustizia
Gran parte delle riflessioni sui social del tipo “perché questo si e quello no” troveranno risposta in questo distinguo, sul quale le regole saranno costruite alla ricerca del miglior compromesso tra restrizioni e apertura.
Ecco dunque dove non sarà necessario esibire il Green Pass all’ingresso (in attesa di conferme e definizioni ufficiali):
- esigenze alimentari
- alimentari e supermercati
- edicole
- tabaccherie
- esigenze sanitarie
- farmacie
- ospedali
- veterinari
- dentisti (qualora l’intervento contempli esigenze urgenti)
- esigenze di sicurezza e giustizia
- tribunali (per testimoni e persone coinvolte nei processi)
Nessuna deroga, invece, per estetisti e parrucchieri, attività non individuate come essenziali e pertanto necessitanti di Green Pass base come da attuali indicazioni.
I ministeri sono al lavoro in queste ore per arrivare ad una definizione quanto più chiara e precisa delle attività derogate: trattasi di regole che potranno tornare utili fin dalle prossime settimane, perché l’orizzonte arancione è ormai visibile da molte delle regioni italiane.