Roma – Nokia 5800 Xpress Music, dispositivo mobile tra i più attesi e discussi del gigante finlandese è senz’ombra di dubbio reduce da un inizio di 2009 tutt’altro che da ricordare: lo smartphone , primo e sino ad ora unico dispositivo touch screen di Nokia, è stato vittima di numerosi problemi che hanno costretto l’azienda a fermarne le vendite sul mercato statunitense, ove era stato da poco rilasciato. I problemi riscontrati hanno interessato in un primo momento il sistema di altoparlanti del dispositivo ed in seguito l’apparato di connettività 3G.
Lanciato con successo sul mercato europeo sul finire del 2008, Tube – nome in codice del dispositivo – ha superato la soglia del milione di esemplari venduti già a gennaio, prima di incappare nel primo dei due problemi riscontrati, ovvero quello relativo agli speaker tanto osannati nella fase promozionale del music phone: apparentemente senza alcuna spiegazione, i possessori di 5800 hanno visto lentamente ammutolirsi lo smartphone nel giro di due settimane. L’inaspettata moria ha scatenato in breve tempo fiumi di commenti e topic in materia, in attesa di notizie più dettagliate e certe.
Secondo i test effettuati da Mobile Review il problema sarebbe causato dall’elevata sensibilità dell’intero apparato dell’altoparlante all’umidità, dovuta forse ad un difetto di fabbricazione. L’ipotesi è stata confermata successivamente da Victoria Yeryomina, direttore delle pubbliche relazioni per il segmento Eurasia che ha chiarito quanto accaduto: una volta riscontrato il problema, Nokia avrebbe rimpiazzato gli stock di altoparlanti difettosi con una nuova partita di speaker provenienti dallo stesso fornitore, anch’essi rivelatisi in seguito fallati. A questo punto l’azienda finlandese ha deciso di cambiare fornitore, e di puntare su nuovi altoparlanti, definiti “sicuri” dall’azienda stessa.
Come risultato di tale cambio, secondo Nokia, i dispositivi venduti alla fine di gennaio dovrebbero essere sicuri ed esenti da problemi. Nonostante ciò, sembra del tutto impossibile localizzare a livello geografico gli esemplari difettosi: alle domande fatte da Mobile Review direttamente a Nokia per capire se alcuni esemplari difettosi possano essere finiti sul mercato statunitense, il produttore finlandese non sembra in grado di fornire una risposta certa, limitandosi a garantire l’assistenza per tutti i prodotti che dovessero risultare equipaggiati con l’hardware fornito dal precedente produttore. A fronte di un comprovato malfunzionamento, potrebbe essere utile fornire agli utenti indicazioni relative al numero di serie dei dispositivi che montano lo speaker difettoso, in maniera da agevolare la sostituzione.
Come già detto in precedenza, il difetto relativo all’altoparlante integrato su 5800 non è l’unico capitato in questo avvio di 2009: proprio sul mercato statunitense, che ha accolto il device circa una settimana fa, è stato riscontrato un secondo problema, questa volta relativo alla connettività 3G. Il dispositivo è stato lanciato in contemporanea in alcuni store di New York e Chicago in versione no lock, quindi senza la sottoscrizione di un contratto con un particolare operatore e, in teoria, funzionante con tutte le SIM in commercio.
In questo caso, il problema è stato riscontrato con il network 3G di AT&T nelle città nominate in precedenza, mentre, secondo il Wall Street Journal , parrebbe non presentarsi in altre zone del territorio statunitense. La faccenda sembra tingersi di giallo proprio a causa di questa discrepanza: se da una parte Nokia decide di ritirare lo smartphone dal mercato in attesa di capire cosa sta succedendo, il carrier statunitense sembra voler addossare interamente a Nokia le cause del problema. “Non possiamo garantire il funzionamento di un determinato dispositivo sulla nostra rete se non è stato testato in precedenza sulla stessa rete” ha dichiarato un portavoce di AT&T.
Il problema potrebbe essere imputabile, piuttosto che al telefono in questione, direttamente all’impianto del fornitore di connettività, dal momento che i problemi sarebbero circoscritti a livello geografico e solo con quel determinato provider. Attualmente, comunque, Tube è tornato ai box per tentare di chiarire la situazione. Secondo alcune stime di mercato tutti gli eventuali modelli difettosi rimasti invenduti dovrebbero terminare entro aprile. Ad oggi, comunque, non è possibile stabilire quando e in che modo lo smartphone sarà nuovamente disponibile negli store.
Nonostante la vicenda non sia ancora conclusa, al momento Nokia trasmette tranquillità e sicurezza: il doppio colpo subito potrebbe però in qualche modo ripercuotersi in maniera negativa su quello che attualmente è considerato il modello di punta del parco telefonico dell’azienda. Del resto, l’aspettativa intorno a Tube è stata altissima sin dal suo annuncio, poiché nato come primo dispositivo touch screen della casa finlandese dopo l’avvento di iPhone, quindi, destinato secondo molti a divenire l’ammazza-melafonino. Da non sottovalutare, poi, l’importanza che ha per Nokia il mercato nordamericano, territorio commerciale non del tutto esplorato e sul quale l’azienda vorrebbe guadagnare terreno su realtà ben più affermate, vale a dire Motorola, RIM e Apple.
Vincenzo Gentile