Sarà che iPhone ha aperto la strada ad un nuovo trend nel settore della telefonia mobile, o forse i tempi erano semplicemente maturi. Sta di fatto che ora anche Nokia è impegnata al massimo nello sviluppo della sua piattaforma di servizi online fruibili attraverso i cellulari, e non lesina investimenti e acquisizioni per centrare l’obiettivo.
“Non abbiamo ancora finito” ha spiegato Niklas Savander , responsabile delle attività Internet dell’azienda finlandese: a Nokia non è bastato comprare Navteq e le sue mappe stradali per 8,1 miliardi di dollari , e neppure portare a termine in questi mesi acquisizioni di aziende medio-piccole specializzate nella fornitura di servizi online ritagliati a misura di telefonino.
Nokia punta a replicare quanto già fatto da Apple con iTunes Store e MobileMe per iPhone: un ventaglio di offerta variegato, che spazi dalla musica allo storage, dalle applicazioni ai giochi, e che sia riunito sotto un’unica interfaccia facile da usare che consenta a chiunque di fare acquisti – e quindi di far affluire contanti nelle casse dell’azienda – attraverso la tastiera e lo schermo del telefonino.
“Riteniamo ovviamente che ci sia una reale domanda da parte dei consumatori – ha proseguito Savander – Le informazioni contenute sui device stanno diventando sempre più importanti per le persone: stiamo proseguendo, un passo dopo l’altro, nella costruzione di un’offerta che sia in grado di soddisfare quella domanda”.
Il primo passo di questo nuovo progresso sarà il rilascio di una utility per lo storage remoto di quanto già contenuto sul cellulare, a cui si aggiungeranno gradualmente altri servizi come la flat musicale Comes with Music e tutto quello che presto o tardi finirà all’interno del contenitore Ovi .
Le cose per il momento vanno bene, e i ricavi sono in crescita: più 42 per cento solo nell’ultimo trimestre . Ma lo sforzo di Nokia non si ferma, e sarebbero in corso trattative con molti social network – Facebook compreso – per migliorare la fruizione dei servizi offerti da questi siti sui cellulari Nokia, nonché l’integrazione dei device finnici all’interno delle WebApp sviluppate dai rispettivi portali. ( L.A. )