Nonostante lo scenario del mobile resti al momento per Nokia una aspirazione , dopo aver ceduto a Microsoft il proprio ramo dedicato agli smartphone ed aver focalizzato il proprio business sulle infrastrutture di rete, il mercato della telefonia mobile resta per l’azienda fonte di guadagni: i brevetti concessi in licenza a terzi continuano a rendere, come dimostra l’accordo stipulato con Samsung dopo anni di contenzioso.
Nokia Technologies , la divisione dell’azienda che si occupa di ricerca e sviluppo e della gestione della proprietà intellettuale residua dopo l’assorbimento in Microsoft della divisione Devices and Services con i relativi brevetti , ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Samsung di fronte alla Corte di Arbitrato della Camera di Commercio Internazionale. L’azienda coreana ha accettato di pagare per lo sfruttamento di diversi titoli Nokia per un periodo che va dal gennaio 2014 al 2018.
Nokia si attende per la propria divisione Technologies un fatturato di 400 milioni di euro nell’ultimo trimestre del 2015, e 1,02 miliardi di euro totali per l’anno appena trascorso, a fronte dei 578 milioni di euro registrati nel 2014. L’azienda finlandese prospetta inoltre di incassare 1,3 miliardi di euro nel corso del triennio 2016-2018, a chiusura di questo ed altri accordi di licensing.
Benché Nokia accolga l’accordo definendolo portatore di un “positivo impatto finanziario”, i titoli dell’azienda hanno subito un crollo verticale : gli analisti si aspettavano che la chiusura del contenzioso con Samsung potesse far affluire nelle casse dell’azienda finlandese almeno 250 milioni di euro l’anno, ma le stime si orientano invece su entrate pari a 200 milioni. C’è però chi osserva che, nelle parole di Nokia, si afferma a chiare lettere che il patto copre solo una parte del portafoglio brevettuale della casa finlandese e che le negoziazioni relative ad altri titoli sono ancora in corso: Nokia, nel prossimo futuro, dentro o fuori dai tribunali, potrebbe ottenere da Samsung quello che gli analisti si aspettavano.
Gaia Bottà